AmoresSia di Ilaria Caserini
«Dopo “Autopsia di un’emozione”, Ilaria Caserini torna con il seguito toccante e commuovente.
“Percorsi chilometri e chilometri, quasi senza rendermene conto. A ogni falcata gioivo, immaginando di calpestare, correndo, tutte le maledette calorie ingurgitate in più nell’ultimo periodo.” Una lotta estenuante, quella di Isabella, personaggio secondario della precedente opera dell’autrice, “Autopsia di un’emozione”, e ora protagonista di “AmoresSia”. Lotta contro sé stessa, contro sua madre, contro un mondo che sente troppo distante da lei. Nella sua vita pochi affetti, tra cui spiccano l’anziana ma vigorosa Giancarla, e il suo nuovo amico, Damiano, tanto enigmatico quanto premuroso. Un romanzo che parla di mare, di buio, di luce, di corpi nascosti, di anime svelate, di battaglie interiori, di conflitti famigliari. Un libro a tratti da degustare con calma, come un vino corposo nelle fredde serate invernali, e a tratti da bere con smania, come una birra ghiacciata negli afosi pomeriggi estivi. “Da questa malattia si può uscire, e attraverso la scrittura farla conoscere ad altri.” Germana Zuffanti
Cosa ne penso
Amoressia di Ilaria Caserini e'un romanzo di formazione che ho divorato. Ho conosciuto Ilaria ad un evento letterario in cui partecipavano entrambe per il CSU e la sua allegria mi ha contagiata. Dopo la nostra intervista, spinta dalla curiosità ho iniziato la lettura e ne sono stata catturata.
Sin dal primo capitolo ho amato la protagonista di cui ho seguito la strada incidentata sospirando e tifando con e per lei.
Spossata. Ma libera. Poggiai la fronte sulle mattonelle bianche e fredde, cercando sollievo dall’afa e dal flusso incessante di pensieri. Chiusi gli occhi ancora lucidi e arrossati dallo sforzo e lasciai che le lacrime rompessero gli argini. Mantenendo il contatto col muro, cercai a tentoni il pulsante dello scarico e con dita impazienti premetti con foga sullo sciacquone. Un vortice odor candeggina catturò, portando via con sé, pezzi di cibo mischiati ai sensi di colpa per aver ceduto a quella ennesima cena proibita, consumata in compagnia di un conflitto interiore che vedeva schierati da un lato il desiderio ardente di cibo e dall’altro le briciole di ciò che rimaneva del mio autocontrollo, ormai sgretolato da quello che era diventato un mio intimissimo e diabolico rituale.
anoressia deriva dal gr. anoreksía, der. di óreksis e significa “appetito”
Αγάπη in greco significa amore
Isabella ha ambedue le problematiche. E’affamata verso la vita ed i sentimenti.
Una ragazza consapevole, sensibile e poliedrica. Come la scrittura di Ilaria Caserini che in Amoressia affronta tematiche forti con attenzione e delicatezza. L’anoressia, l’isolamento e le imperfezioni divengono unicità da mostrare senza vergogna.
Isabella e Damiano sono due naufragi nel mare immenso della società e delle incomprensioni. Due outsider che insieme affrontano le difficoltà dopo un viaggio personale difficile e non privo di differenza. Crescono tra le pagine che scorrono veloci emozionando il lettore.