Recensione di Alice: Aresil di Naomi Sciortino
TITOLO: Aresil. Il preludio all’oscurità
VOLUME: primo
AUTORE: Naomi Sciortino
GENERE: Fantasy/romance
EDITORE: Rossini
DATA PUBBLICAZIONE: 31 gennaio 2022
PREZZO CARTACEO: € 14,99
Trama
Elrien vive e cresce al fianco di Rein, principe di Antheas, ma ben presto scopre che la sua vita è una menzogna. Mentre cerca risposte, Raul decide di far guerra alle altre divinità. Sarà proprio grazie a Elrien che l’ordine potrà essere ristabilito.
Elrien è una principessa orfana che vive nel palazzo del regno di Antheas insieme al principe Rein, suo promesso sposo fin da quando era piccola, e ai genitori di quest’ultimo.
Stanca della sua etichetta da reale, e per lasciarsi alle spalle i pregiudizi del popolo, nel tempo libero ama andare alla scoperta di altri regni in groppa al suo drago, nonché migliore amico, Heldor. Inoltre Elrien ha una missione: trovare un libro sui draghi che potrebbe svelare il mistero di Heldor. Così un giorno si reca nel regno di Luminos dove fa la conoscenza di Shaad, un dio all’apparenza prepotente contro cui la principessa duella, rivelando a tutti gli dèi presenti di possedere un potere divino che fa di lei la prescelta per affrontare colui che vuole impossessarsi di tutti i regni di Aresil: Raul.
Solitamente il fantasy è un genere che non leggo molto volentieri negli ultimi anni dal momento che le storie sembrano tutte uguali tra loro. Aresil, tuttavia, ha catturato la mia attenzione attraverso una trama semplice e con un gran potenziale. Lo stile ironico e un po’ acerbo dell’autrice dipinge personaggi che ti restano nel cuore e sanno strapparti un sorriso. Il personaggio che ho preferito di più è stato Shaad, a mio parere quello meglio costruito e che in scena si comporta in maniera più naturale, invece Elrien non ha una vera e propria maturazione caratteriale, ma forse questo avverrà in un possibile sequel. In ogni caso questi due personaggi, insieme a quello di Rein, danno vita a un triangolo amoroso che non risparmia colpi di scena. Sarete team Shaad o team Rein?
Nel complesso il romanzo è scritto in maniera scorrevole, accattivante e molto ironico, è riuscito ad allontanarmi dalla quotidianità caotica per qualche ora. Andava probabilmente resa ancora meglio la tensione narrativa dell’elemento fantasy, che perde talvolta il suo effetto con scene o dialoghi a volte un po’ forzati, tuttavia per essere soltanto alla sua seconda opera, l’autrice ha fatto un buon lavoro e perciò merita di essere letta e sostenuta in questo lungo e difficile percorso creativo 🙂
