Oggi il blog partecipa al Blogtour di Corteggiando Jo March di Trix Wilkins.
Il romanzo è la variazione del celebre capolavoro di Louisa May Alcott.
Ringrazio la Vintage Editore per la copia in omaggio.
❤️Titolo: Corteggiando Jo March❤️Autrice: Trix Wilkins❤️Collana: Variazioni – Vintage Editore❤️Formato: 13×21❤️Pagine: 466❤️Prezzo cartaceo: 16,00 €❤️Uscita: Luglio 2021❤️ISBN: 9791280466037❤️Categoria: Appassionati di Piccole donne, variazioni, sequel, spin-off

Preferirei soffrire per il resto della mia vita per averla persa, piuttosto che privarla della vita migliore che avrebbe potuto avere al fianco di un altro.
Jo March, scrittrice, sente di aver perso la sorella maggiore, Meg, da quando si è sposata. Lo stesso destino sembra dover toccare anche alle sorelle minori Beth e Amy, e persino al suo più caro amico, Laurie.Eppure, nonostante gli sforzi della prozia March, Jo è determinata a non rinunciare alla propria libertà per nessun essere mortale. Theodore “Laurie” Laurence, è nato con un bell’aspetto, talento e ricchezza e Jo è convinta che avrà un futuro promettente di cui lei non farà parte. Ma è testardo come la stessa Jo e la ama dal primo momento che l’ha vista. Cosa toccherà fare a una donna che non vuole sposarsi né per amore né per denaro?
La delicata penna di Trix Wilkins riprende la storia delle sorelle March per regalarci un nuovo finale, quello che molte di noi hanno sempre desiderato.

Ogni il blog parlerà dei coniugi March.
Curiosi?
Iniziamo….
Figlie: Meg, Jo, Beth , Amy March
Sin dal PROLOGO- LE SORELLE MARCH, incontriamo l’origine di tutto.
“Non ambisco a grandi fortune, né a un posto nell’alta società, né a grandi nomi per le mie bambine. Se la posizione sociale e la ricchezza sono accompagnate dall’amore o dalla virtù, ben vengano, ne sarò felice. Ma so per esperienza quanta felicità vera si può trovare in un’umile casetta quando ci si guadagna il pane quotidiano, e certe privazioni fanno gustare di più quel poco che si può avere dalla vita… Se non prendo un grosso abbaglio, sarà ricca del possesso del cuore di un brav’uomo, che vale più di qualsiasi fortuna.”
Mrs March a sua figlia Jo, Piccole Donne
Robert March
- È il capofamiglia. Nel primo libro è cappellano presso l’esercito degli Stati Uniti e quindi pressoché assente dalla narrazione. Solo nel seguito, Piccole donne crescono, verrà lasciato buono spazio al suo modo di pensare e alla sua linea educativa, piuttosto atipiche e innovative per l’epoca.
- Nonostante sia legato a ciascuna delle sue figlie, è chiaro che la sua preferita sia Beth, poiché delle quattro è la più timida e fragile. Si occuperà personalmente anche dell’educazione di Demi e Daisy, i gemelli di Meg e John, prima che vadano a studiare a Plumfield.
- Margaret (Marmee) Curtis March
- È la figura di riferimento più importante per le sorelle March, perché compie sia il ruolo di madre che quello di capofamiglia, in assenza del marito. Come lui anche la signora March prevede per le sue figlie una linea educativa diversa rispetto a quella prevista dalla società, lasciando che le figlie crescano libere e imparino fin da subito a nutrire grandi aspettative e a guadagnare la propria indipendenza, finanziaria e morale, anche a costo di grandi sacrifici.
- Saggia e pratica, solo grazie al suo aiuto e ai suoi consigli le sorelle riescono ad affrontare situazioni particolarmente serie e difficili e, da buona moglie di un pastore, non manca mai di invitare le figlie a meditare sulle proprie azioni e sulla loro condotta, riportandole sempre alla morale religiosa. Nutre grandi aspettative in loro, e nonostante speri di vederle ben sistemate e al sicuro dalla povertà, non interviene sulle loro scelte, lasciando che si sposino per amore, come ha fatto lei.
«Tuttavia, potrei consigliarti, cara,» aggiunse la signora March, «sebbene tu sia desiderosa di reprimere i sentimenti che potrebbe avere nei tuoi confronti, di non scartare rapidamente un’amicizia che è stata una tale fonte di gioia e conforto, nonché raffinazione: come il ferro affila il ferro, così uno affila l’altra. I sentimenti si sistemano, a tempo debito, e trovano il loro giusto posto nel tempo, non devi preoccupartene. Ma continua a essere come sei, una donna dal carattere bellissimo, con un cuore gentile e braccia forti per coloro che hanno bisogno del tuo amore e del tuo aiuto.»
Sin dall’inizio di corteggiando Jo March, l’autrice delinea perfettamente carattere e ruolo della madre delle famose ragazze.
La madre appuntò i fiori sui vestiti delle sue due ragazze, i suoi occhi umidi, perché le sembrava di non poter più pensare a Jo e Beth come le sue bambine, ma come le sue piccole donne, e sentì con rassegnazione in un angolo del suo cuore che quel prezioso tempo insieme sarebbe stato l’ultimo di quel genere.
Robert e Margaret March sono uniti e felici. Le figlie sono il loro mondo e le hanno cresciute seguendo la natura di ognuna. Nonostante le difficoltà. Ogni sorella March è un micromondo e la madre consapevolmente lo ha coltivato e temprato per la società. Ricca di insidie e regole. Un padre lontano, al fronte; quattro figlie, ognuna con la rispettiva e differente personalità, che si stringono intorno alla madre. Donna decisa e dolce, duttile ed a tratti volitiva. Sicuramente una mente vivace ed intelligente a cui si ispira ed affida tutto il nucleo familiare. Figura fondamentale per le ragazze che le si affidano, considerando anche la lontananza della figura paterna. Lei le protegge, ascolta e apprezza per infondere loro la sicurezza che sarà fondamentale anche al di fuori della loro abitazione( comfort zone).
Interno ed esterno si intrecciano tra le pagine, delineando confini labili. Le quattro sorelle vengono cresciute ed educate dalla madre ai principi della sensibilità ( ad esempio Beth muore a seguito del contagio da parte di un bimbo affetto da scarlattina), della tolleranza (i coniugi March, avevano aperto una scuola per alfabetizzazione dei bambini mulatti e di colore), della ragionevolezza, non violenza ( Amy viene ritirata da scuola dopo che l’ insegnante ha provato a colpirla sulla mano ) e del rispetto dei diritti sociali.
Trix Wilkins dà voce a queste tematiche anche attraverso altri personaggi, come Laurie: «Trovate qualcosa di detestabile nel garantire la libertà e la dignità che, in primo luogo, non avrebbero mai dovuto essere sottratte, che non era mai stato nostro concedere, ai nostri simili, uomini e donne che sono altrettanto degni di opportunità, continuando. «Cosa, se posso chiedervelo, trovate di così spregevole in coloro che lavorano per la causa di questi uomini e donne, a cui è stata privata la libertà, che vivono in modo così precario, sempre alla mercé della volontà e del capriccio degli altri?»
Una famiglia moderna. Di sangue ed affetto. Nel romanzo di Trix Wilkins i coniugi March non sono descritti in modo evidente, ma si riflettono nelle azioni delle protagoniste. Come altri personaggi importanti. Infatti i Due coniugi in apparenza sono il contrario della zia March.
Simbolo di un altra epoca ancora a tratti attuale. “Corteggiando Jo March” si apre con la protagonista che annuncia all’amico Teddy, che la zia aveva accettato di pagare le lezioni di musica di Beth, in cambio della partecipazione di Joe a un ballo a Plumfield. E naturalmente la zia aveva scelto anche l’ accompagnatore, lui.
La zia March appare come una donna tutto di un pezzo stile Crudelia Demon. Ma da dove viene la sua durezza? Che ogni tanto si incrina come quando ha lasciato la sua casa a Jo. O quando ha portato la nipote con sé in viaggio in europa. Forse non è tanto lontano dai coniugi March, ha semplicemente un altro modo di porsi. Tutti i March vogliono il bene delle ragazze.
Ecco il calendario con gli altri eventi
Vi aspettiamo domani, sul blog, per la recensione del romanzo.