Silvestra Sorbera è tornata!
Con la sua arguzia e caratteraccio. Un personaggio forte, intelligente ed indipendente. Contradditoria come ogni donna per cui oltre le gambe c’è di più..
È disponibile dal 26 aprile il nuovo romanzo della giornalista Silvestra Sorbera, “Ciccannina”.
Il romanzo è il quinto della serie Commissario Livia.
Buongiorno readers, oggi vi parlerò del nuovo giallo di un autrice che adoro e stimo, Silvestra Sorbera(link). Il blog ha intervista più volte l’autrice (link, link)e recensito i suoi precedenti libri. In questa quinta indagine il commissario Livia avrà a che fare con il dolore sotto varie forme.
L’isolamento sociale causato dalla pandemia ma anche i vari risvolti della solitudine e i drammi che la solitudine e la paura di perdere gli affetti più cari possono provocare.
Silvestra Sorbera è una conoscenza del nostro blog, autrice che seguiamo e leggiamo con piacere. La abbiamo intervistata( qui il link) e recensita sia per la serie del commissario Livia che i suoi romance.
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SINOSSI:
La Ciccannina suona per ricordare all’uomo di alzarsi e andare a lavorare.
Questa antica leggenda siciliana che ha per protagonista due sorelle dalle voci melodiose torna nella mente del commissario per ricordarle i cambiamenti della sua vita.
In questa indagine Livia dovrà fare i conti con i problemi legati alla pandemia e trovare in poche ore un padre e i suoi due figli. La solitudine, il dolore, la paura di perdere tutto muovono le corde dell’animo dei protagonisti non più disposti a scavare nel proprio dolore che fa eco nella loro esistenza come le campane della Ciccannina.
Livia Solari è un commissario di Polizia a Porto Scogliera. Giovane, dinamica, rigida e troppo presa da se stessa e dal suo lavoro. I gialli che la vedono per protagonista sono sempre attuali e inerenti alla realta.
Livia vive una quotidianità difficile in un contesto sociale spesso radicalizzato ma, la sua testardaggine e il caro amico nonchè collega Spagnoli, la aiuteranno a restare a galla anche quando la vita personale si riempie di malinconie.
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Il primo romanzo della serie è stato tradotto in lingua russa mentre i vari romanzi del Commissario Livia sono stati oggetto di studio da parte di alcune università straniere mentre, in Italia l’autrice è stata al centro di una conferenza sui nuovi scrittori e sul giallo a femminile
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Dicono dei romanzi:
➡️“Ben scritto, è interessante, è avvincente, ha il giusto ritmo e nella narrazione trova il giusto compromesso tra fatti e emozioni.”
➡️“Si tratta di un lavoro eccellente e accurato, senza una sbavatura, per così dire. La trama è ben delineata e i personaggi approfonditi accuratamente. Lo stile è brillante.”
➡️“In questo romanzo si respira più di un lieve sentore di Camilleresca memoria.”
➡️“In alcuni tratti ho ritrovato un’atmosfera stile Commissario Montalbano e scusate se è poco … ricordare, seppur in parte, la penna del grande Camilleri!”
“Il commissario Livia Solari è tornata! Con la sua arguzia e caratteraccio.”
➡️“Un personaggio forte, intelligente ed indipendente. Contradditoria come ogni donna per cui oltre le gambe c’è di più, in questa nuova avventura la seguiremo per un anno. Ogni racconto corrisponde ad una stagione. Vicende umane e naturali si intersecano perfettamente tra scenari mozzafiato ed indagini.”
➡️“L’autrice narra una vicenda forte con la delicatezza di stile che la contraddistingue.”
Ricordare il libro precedente, Le quattro stagioni del Commissario Livia?
Le quattro stagioni del Commissario Livia di Silvestra Sorbera è un giallo appassionante, scorrevole e coinvolgente. Un libro che promette bene sin dalla trama( qui la recensione), ed in questa avventura il lettore potrà seguirla per un anno. Infatti, ad ogni racconto corrisponde ad una stagione. Vicende umane e naturali si intersecano perfettamente tra scenari mozzafiato ed indagini ( qui la recensione).
Lascio a voi il gusto di scoprire di più!
Buona lettura
Classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi. Per la serie “Il commissario Livia” ha pubblicato il racconto lungo “La prima indagine” (tradotto in russo), il romanzo “I fiori rubati”, “Castelli di sabbia” e “Le quattro stagioni del Commissario Livia”. I romanzi della serie sul commissario Livia sono stati oggetto di studio da parte di diverse Università straniere. Nello specifico la dottoressa Maria Donata Tirone ha scritto diversi saggi sulle nuove scrittrici italiane, sui personaggi femminili e le donne poliziotto scritte da penne rosa. Nel 2019 la serie del commissario Livia è stata oggetto di studio all’interno del congresso: “Scrittrici italiane inedite nella querella femminile: traduzioni in altre lingue, prospettive e bilanci”.
Per la serie “Simone e la rana” ha scritto nel 2013 la favola “Simone e la rana: viaggio nel bosco magico”, nel 2017 “Simone e la rana: viaggio nel castello stregato” e nel 2018 “Simone e la rana: Viaggio tra i pianeti”. Tutte le favole sono state realizzate con la collaborazione del figlio Simone, classe 2011 e inserite all’interno di alcuni siti a stampo montessoriano.
Nel 2013 pubblica il saggio letterario – cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction” testo che riprende in parte la tesi di laurea precedente pubblicata sul sito ufficiale dell’autore Andrea Camilleri .
Nel 2018 il saggio “L’Allieva tra letteratura e fiction”.
Nel 2014 pubblica i racconti “Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia” e “La guerra di Piera”.
Nel 2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio” e il romanzo “Sono qui per l’amore”. Nel 20218 la commedia romantica “Numeri, amore & Guai”.
Nel 2019 il romance “Un errore perfetto”, nel 2020 “Più che amici”.Con la collega Mariantonietta Barbara scrive i romanzi “Amiche per caso”, “10 ragazzi per me” e “Un cuore ballerino”.
Ha vinto per ben tre volto il concorso “Racconti dal Piemonte” organizzato dalla casa editrice Historica, nel 2004 ha vinto il primo premio per un concorso avente come tema l’amore e ha partecipato alla realizzazione dell’antologia Veglia i cui proventi sono stati devoluti a delle associazione benefiche che si sono occupate della ricostruzione di Amatrice dopo il terremoto del 2016.