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Elena Genero Santoro è tornata! Un autrice dallo stile unico, che adoro.

Sotto il tulle il nuovo romanzo di Elena Genero Santoro (Leucotea). Un romanzo d’amore e di disabilità invisibili: Elisa convive con l’endometriosi, Dragan combatte i fantasmi della guerra in Jugoslavia.

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“Sotto il tulle”, è stato scritto nel 2019 dopo una vacanza a Senj, in Croazia e pubblicato nel marzo 2023. Lo scenario croato ha ispirato l’autrice a scrivere una storia che era già nelle idee della scrittrice da tempo. “Senj è stata la location ideale perchè ho potuto fare incontrare personaggi italiani e personaggi non italiani.

Trama

Elisa si è appena separata e, per riprendersi dall’ultimo faticoso periodo, si concede una vacanza in un villaggio turistico a Senj, in Croazia, con il figlio di due anni. Una volta lì scopre che il suo ex fidanzato, Ian, col quale aveva chiuso otto anni prima in modo brusco, è un animatore nella stessa struttura.
Elisa e Ian sono sorpresi di essersi incontrati, ma entrambi ritengono che quella sia una chance che il destino ha regalato loro affinché si chiariscano.
Nel frattempo Sara, una giovane manager di origine italo-nigeriana, diventa direttrice del villaggio e inizia a mettere in croce i dipendenti con richieste sempre più pressanti.
Mentre Elisa e Ian cercano di ritagliarsi dei momenti per stare insieme, le loro vite si intrecciano con le vicende personali di Dragan, skipper al servizio del villaggio, che da un po’ di tempo è colto da uno strano malore che si manifesta ogni qualvolta deve condurre la sua barca. Eppure il medico gli assicura che è sano.
Elisa trascorre del tempo con Dragan e solidarizza con lui, perché anche lei è afflitta da un problema a cui i dottori non danno peso.
A rimettere qualche tassello a posto ci penserà Alessandro, Ale, fratello di Ian e medico, che è arrivato a Senj per fare una vacanza con la fidanzata Valeria.

Sotto il tulle un romanzo d’amore e di disabilità invisibili. Elisa convive con un dolore legato al ciclo mestruale, spesso ignorato dagli stessi medici e talvolta addirittura sbeffeggiato dalle donne che non ne soffrono.
Anche Dragan combatte tutti i giorni con un problema invalidante, che affonda le radici in una storia famigliare drammatica, segnata dalla guerra nella ex Jugoslavia degli anni Novanta.
Sarà proprio la disabilità invisibile a porre Elisa e Dragan sulla stessa lunghezza d’onda.

Il blog ringrazia per la copia arch

Cosa ne penso

Un libro intenso e che porta il lettore a riflettere sulla vita e le sue molteplici sfumature .

Elisa è una mamma da poco single, ha cambiato le loro esistenze ed ha bisogno di tempo e spazio. La Croazia sembra il posto perfetto per dedicare del tempo a sè e al figlioletto. Mare, relax e divertimento. Oltre il tradimento del suo ex e del dolore fisico che per lei accompagna ogni ciclo mestruale. Un malessere invalidante che tutti i professionisti hanno attributo allo stress.

Il loro programma viene scompaginato dall’incontro con Ian, ex fiamma di Elisa e animatore del villaggio turistico in cui soggiorna la piccola famiglia. I due cercheranno di riscoprirsi e trovarsi tra impegni lavorativi e familiari. Nonostante il cambio di direzione del villaggio che richiede lavoro e impegno, costante. Soprattutto per Dragan, skipper della struttura afflitto da uno strano malessere che i medici non riescono a individuare. Esattamente come la protagonista.

Così si crea un piccolo gruppo di persone diverse e unite dalla curiosità e voglia di sorreggersi per vivere al meglio.

Elisa si piegò su se stessa, conficcò la testa tra le ginocchia. La morsa che la stringeva era sempre più feroce, tanto da frullarle tutti i pensieri e disperderli dentro un vortice grigio. Lo smeraldo delle foglie, il turchese dell’acqua: era sparito tutto. Restava nebbia. Dragan badava a Sandro. Giocava con lui seduto di fianco a lei. Gli propinava una versione croata del “Caval del Signorino”. La sua voce che canticchiava le giungeva nelle orecchie come se provenisse da un altro pianeta. Se quel giorno fosse stata da sola avrebbe dovuto chiamare i soccorsi. Forse era il caso di chiamarli davvero. Faceva tanto male. Tanto da togliere il fiato. Prese un’altra bustina. Ne mandò giù il contenuto. Rimise la faccia tra le ginocchia. Si coprì la testa con le mani. La parve di scivolare, giù, nel vortice dei suoi pensieri. Cercava di afferrarli mentre cadeva con loro. Lucio, la separazione, il fallimento. L’affido condiviso di Sandro. Sua suocera, che non pativa le mestruazioni, al contrario di lei che era una rammollita. Lucio che la rimproverava di essere troppo lamentosa. Ian che la considerava una viziata. Le frecce che sentiva conficcate nell’addome e che le offuscavano la vista, che le facevano girare la testa, che la facevano ruotare nel turbinio della caduta.
Non seppe dire quanto tempo passò, ma d’un tratto la morsa si allentò, la lancia tra ombelico e vagina si spuntò. Elisa riprese a respirare. Il diaframma tornò libero. Scollò le mani dalla testa e la faccia dalle ginocchia. Si guardò intorno. Trovò gli occhi verde-azzurri di Dragan ad attenderla e le sue braccia intorno alle spalle, che la circondavano salde. Che la proteggevano e scacciavano il dolore. Sandro si era addormentato sulle gambe di Dragan. Di nuovo spento come una lampadina. Una leggera brezza era tornata ad accarezzarli..tema dibattuto sin dall’antichità che viene affrontato con delicatezza e consapevolezza. Perchè quando un genitore si ammala tutto il mondo trema e diventa destabilizzante.



La scrittura scorrevole e dettagliata dell’autrice regala veridicità e spessore al racconto, portano il lettore a impersonificarsi con gli attori principali e secondari. Nulla è lasciato al caso, dalla frase alla virgola, il mondo creato da Elena Genero Santoro emoziona e riflette pensieri e problematiche comuni. Molte malattie sono invisibili ed esistono, nonostante le diagnosi e rassicurazioni. Sotto il Tulle è un piccolo cameo che dà voce agli invisibili, Elena Genero Santoro ha creato un intreccio perfetto in uno scenario da favola, testimone di contraddizioni ed ingiustizie. Verso un finale inaspettato che mi ha sorpreso.

Biografia autrice:

Elena Genero Santoro è nata nel 1975 a Torino, dove attualmente risiede con il marito e i figli. Lavora nel dipartimento di ingegneria dei materiali di una nota casa automobilistica.

Il suo primo romanzo, “Perché ne sono innamorata”, edito da Montag, è uscito nel 2013. Sono seguiti “L’occasione di una vita” (Lettere Animate), “Immagina di aver sognato” e “Diventa realtà” (PubGold), “Ovunque per te” (Policromia) e “Claire nella tempesta”. “Un errore di gioventù”, “Gli Angeli del Bar di Fronte” e “Il tesoro dentro” sono usciti in prima edizione tra il 2014 e il 2016 con 0111 Edizioni e ora sono stati ripubblicati con Gli Scrittori della Porta Accanto. Con Leucotea è prevista l’uscita di “Stanotte o mai”.

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