
Titolo: Il bambino della porta accanto
Autore: Shalini Boland
Autoconclusivo
Traduzione: Raffaella Arnaldi
Cover: Franlu
Trama:
Kirstie Rawlings si sveglia sentendo il pianto di un bambino.
Pochi istanti dopo, una voce sconosciuta proveniente dal baby monitor dice: «Prendiamo il bambino e andiamo» facendola così piombare nel peggior incubo per qualsiasi genitore.
Qualcuno sta forse cercando di rapire Daisy, la sua bambina?
In realtà sua figlia dorme al sicuro nel suo lettino. La voce potrebbe essere giunta da una casa vicina? Non ci sono però altri bambini di pochi mesi che vivono nella sua tranquilla strada di campagna…
La polizia non le crede. E nemmeno suo marito.
Kirstie sa che c’è qualcosa che non va. Pensava di potersi fidare dei vicini, ma ora non ne è più così sicura. Mentre Kirstie scopre i segreti dei suoi vicini, la sua vita perfetta inizia a crollare.
Qualcuno nasconde un terribile segreto e farà di tutto per impedire a Kirstie di scoprire la verità. E, forse, il pericolo è più vicino di quanto Kirstie si aspetti…
Buon pomeriggio readers, in questo pomeriggio di fine agosto, vi parlerò di un libro edito dalla Hope edizioni,Il bambino della porta accanto di Shalini Bolan.
Un thriller psicologico sottile ed a tratti inquietante per come descrive bene i limiti della mente umana. Kirstie Rawlings, è una moglie e madre attenta, premurosa e molto sola. Il marito è sempre fuori per lavoro e la bimba di sei mesi dipende totalmente dalla protagonista che lentamente vede ombre anche dove non ci sono. Inizialmente ho pensato ad una depressione post partum non diagnosticata e poi ho ricordato i molti film incentrati sul file rouge matriarcale. Un legame unico che l’autrice descrive magistralmente, con semplicità dà vita ad un plot studiato ed accurato. Nulla è lasciato al caso. La descrizione mentale dei personaggi è forte e carismatica, non ho staccato gli occhi dalle pagine sino alla fine.