Lib(e)ra_Mente

Roberta Marcaccio è tornata!

Trama

“La FINE è l’INIZIO di ogni cosa.” Con questa citazione in quarta di copertina, Roberta Marcaccio ripropone ai suoi lettori, la storia di Rebecca in una nuova veste grafica e un contenuto completamente revisionato. A tre anni dalla prima pubblicazione, il 7 febbraio 2024  è uscito su Amazon, in ebook e cartaceo, la seconda edizione de IL CACTUS NON HA COLPA.


Gli eventi traumatici della vita sono i terremoti che non ci aspettiamo. Diamo per scontato lavoro, salute, affetti fino al giorno in cui qualcosa o qualcuno non scardina le nostre certezze. È quello che succede a Rebecca, dopo una vita dedicata a ciò a cui teneva di più e che la rendeva felice. In pochi minuti e senza una spiegazione ciò che amava le viene tolto e lei si ritrova a dover fare i conti con una vita a cui non è abituata e, soprattutto, a ripartire da zero. Ciò che faceva parte delle sue giornate non esiste più, neanche le persone. Le restano soltanto due certezze indistruttibili: Ilaria e Vittorio. Saranno loro ad aiutarla a rimettersi in piedi? Avrà la forza necessaria per ripartire o dovrà prima suturare le ferite dell’anima?

Con i suoi libri, l’autrice ci ha abituato a prendere coscienza delle nostre emozioni, anche quelle che spesso tendiamo a nascondere o a temere, e al contempo ci mostra come dalle situazioni difficili e dolorose, si può uscire.

Solo tre anni e tanta strada alle spalle; come dice Rebecca, la protagonista, “da quel giorno io non sono più la stessa, sono un’altra…”

Un’altra donna, un’altra scrittrice, un’altra anima, pur restando sempre la stessa persona.

IL CACTUS NON HA COLPA esce con Carol Books in una nuova veste grafica e con un testo completamente rivisto. Per chi l’ha già letto, la storia è rimasta identica alla prima edizione, ma la voce e lo stile rispecchiano l’autrice di oggi.

Le illustrazioni di copertina è come sempre della bravissima Tabita Frulli

Cosa ne penso

ll Cactus non ha colpa è una storia che parla non solo di perdita e rinascita, ma anche di amore, amicizia e resilienza. I personaggi sono ben delineati e profondi, ognuno con le proprie sfumature e le proprie fragilità. Rebecca è un personaggio che conquista fin da subito, con la sua fragilità e la sua determinazione nel voler superare i momenti difficili. Ilaria e Vittorio sono personaggi solidi e presenti, pronti ad aiutare Rebecca a ritrovare la sua strada.

Il rapporto tra Rebecca e la libreria è particolarmente intenso, con la lettura e la scrittura che diventano dei pilastri fondamentali per la protagonista nel suo percorso di guarigione. La libreria diventa un luogo sicuro, un rifugio in cui fuggire dal dolore e trovare conforto nelle parole dei libri. La passione per la lettura e la scrittura traspare in ogni pagina, rendendo il libro non solo una storia emozionante, ma anche un inno agli amanti dei libri e della letteratura.

Roberta Marcaccio ha il dono di catturare l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine, con una scrittura fluida e coinvolgente che trasmette emozioni autentiche. Il Cactus non ha colpa è un romanzo che tocca le corde del cuore, che fa riflettere e che regala un messaggio di speranza e di rinascita. Consigliato a tutti coloro che amano le storie profonde e emozionanti, ma anche a chi, come Rebecca, ha voglia di rincominciare e di non arrendersi davanti alle avversità della vita.

L’autrice

Roberta Marcaccio vive in Romagna.

Ha pubblicato il romanzo Il cactus non ha colpa (2021) e il racconto Amori eterni come l’acqua alle fontane (2022) nell’antologia Dolcezza tra le righe (Triskell Edizioni); la raccolta di racconti Profumo di camelia (2022 – Bakemono Lab Edizioni); i romanzi Tranne il colore degli occhi, Ti raggiungo in Pakistan e la raccolta C’è poco da ridere con CaRoL Books.

Nel 2023 pubblica il romanzo Heidi, nessuna stella deve morire, una storia nata dopo un viaggio in Val Gardena e all’Alpe di Siusi e nel 2024 pubblica la nuova edizione de Il cactus non ha colpa (entrambi con CaRoL Books).

Ha collaborato con la rivista Il Colophon e ricevuto il Diploma di Merito per il racconto L’Hotel Rimini incluso nella raccolta C’è poco da ridere.

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