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Il castello di Axel di Cristiano Pedrini

Cristiano Pedrini è tornato!

Autore: Cristiano Pedrini
Titolo: Il castello di Axel

Genere: Romance Fantasy MM

Formato ebook: epub/mobi e pdf

Pubblicato con Youcanprint

Prezzo di copertina:

Ebook: € 3,49 – Cartaceo: € 14,00

Grafiche M.D.T Graphic Designer, Illustrazioni di Luca Valli, Editing di Cristina Bollini

«Da secoli la rosa è l’emblema di amore e bellezza. La sua perfezione è ammirata e il suo dolce sbocciare suggerisce la capacità di rivelarsi. Anche io vorrei essere come lei, capace di svelarmi senza tradire quello che sono…»

Trama, Il castello di Axel di Cristiano Pedrini

Il castello di Bretesche è uno dei luoghi più suggestivi della valle della Loira. Il suo passato è scandito da fasti e glorie, ma un mistero è racchiuso nelle sue mura. Gestire il maniero, di proprietà della famiglia de Sauve, è compito della governante Marine, aiutata nelle ultime settimane da Fabien, assunto come giardiniere per curare gli eleganti giardini del castello. Con il passare dei giorni, egli si imbatte in Axel, un giovane che vive stabilmente nel castello, un personaggio misterioso che nutre il sacro timore di allontanarsi dalle mura di quella che sembra essere una prigione dorata.

L’arrivo di Dorian, ultimo rampollo dei de Sauve, giunto a Bretesche con l’idea di cedere parte del castello al finanziere Eduard Fremont, risveglierà in Axel i ricordi del suo passato, trovandosi costretto ad affrontare un presente incerto, guidato dalle sensazioni che si faranno strada in lui, alimentate da sentimenti che crede di non saper comprendere. L’amicizia può confondersi con l’amore? Fabien e Dorian rappresentano la faccia della stessa medaglia?

«Da secoli la rosa è l’emblema di amore e bellezza. La sua perfezione è ammirata e il suo dolce sbocciare suggerisce la capacità di rivelarsi. Anche io vorrei essere come lei, capace di svelarmi senza tradire quello che sono…»

Parte dei proventi di questo libro saranno devoluti a “I Gatti di Pescara, Chieti & Co. Adozioni Gatti”. Un gruppo indipendente di sensibilizzazione alla tutela dei gatti e promotore di adozioni responsabili.

Estratto, Il castello di Axel di Cristiano Pedrini

La foschia iniziò lentamente a diradarsi, allontanandosi sconfitta al sopraggiungere del tiepido sole di quella nuova giornata, mostrando l’epilogo di un duello dall’esito già scritto agli occhi stanchi di Fabien. Uno spettacolo che riusciva ogni volta a colmare il suo cuore di infinite emozioni che non voleva più tentare di classificare. Bastava il loro sopraggiungere a dare il via a quella quotidianità che molti immaginavano vuota e ripetitiva. Ma lui sapeva che quel giudizio non corrispondeva affatto alla realtà e non si preoccupava minimamente di suffragarlo. Immerso in quel silenzio dal quale sapeva trarre un beneficio impagabile, scorse il suo riflesso nelle acque che aveva davanti a sé. Poteva distinguerne i contorni ancora imprecisi, ma presto la luce li avrebbe svelati aggiungendo altri particolari a quel rito che da settimane si concedeva: attendere lo spuntare del sole sulla riva, con alle spalle la maestosa sagoma del castello di Bretesche, messo piede nella torre dell’ala est che ora tornò a osservare. Adagiata su quelle placide acque nelle quali si specchiava al pari di un potente ed elegante alfiere che terminava con un tetto a punta. Le tegole di ardesia brillavano di quell’insolito tono azzurro al cospetto della grandiosità che scaturiva dal candore delle grandi pietre con la quale era stata costruita secoli addietro. Lo sguardo di Fabien rimase incollato al balcone dal quale si era affacciato più di una volta, ma senza riuscire a cogliere la risposta che una parte di sé continuava a ricercare in modo ossessivo. Ispirò profondamente l’aria salmastra rimanendo rannicchiato sul bordo della riva, immerso in quel giardino che si estendeva fino alle rive del lago, protetto dai solidi bastioni di pietra. Egli strinse le ginocchia tra le braccia, posandovi il mento per osservare
gli ultimi istanti di quel mondo fiabesco e immateriale che scompariva, lasciando il posto a quello reale che lo reclamava.
«Sei sempre mattiniero» udì alle sue spalle. La voce pacata di Marine sembrò fondersi con il paesaggio che il ragazzo continuava a osservare per altri interminabili istanti prima di decidersi a rialzarsi. Si ripulì dalla polvere i jeans, salutandola con quel timido sorriso che riusciva a sfoggiare davanti a quell’energica donna di mezza età che gli ricordava la nonna materna con la quale era cresciuto. Avevano la stessa forma del viso, rotonda, di un rosato acceso e una parlantina invidiabile, ma la somiglianza terminava qui. I capelli neri, tenuti ben raccolti in una lunga coda, fissati con l’immancabile fermaglio, il
suo fisico robusto e la sua schiettezza instillavano in chiunque fosse al suo cospetto una sana dose di rispetto e timore.

E lui? Quello stesso Dio aveva concesso ben altro aspetto che inducevano a un diverso giudizio, a partire dal suo viso pallido, dai lineamenti che qualcuno, senza molti complimenti, avrebbe definito troppo aggraziati per un ragazzo e che tentava di
nascondere, sforzandosi di lasciar crescere della barba che, in realtà, non voleva, nonostante i suoi ventuno anni spuntare, limitandosi a qualche sparuto peletto nero qua e là. Si passò le mani tra i capelli mori, una cascata che teneva in perenne disordine nella convinzione che gli desse un’aria più decisa e ribelle, un tentativo destinato a essere ridimensionato dall’azzurro profondo dei suoi occhi che riusciva a trasmettere una ingenuità spesso confermata dai suoi modi goffi ogni volta che qualcuno tentava di fargli un complimento. Marine doveva ammettere in quelle poche settimane dal suo arrivo a Bretesche che quel ragazzo giunto per rispondere a un annuncio di lavoro, suscitava la sua curiosità. Sembrava il perfetto discendente di uno dei nobili che vi avevano soggiornato. Qualcosa nel suo modo di fare, nelle attenzioni che riversava in ogni lavoro che svolgeva, anche il più semplice e modesto, lo facevano apparire come la persona giusta nel posto giusto.
Vedeva nitidamente la sua gentilezza riempire ogni suo gesto.

Cristiano Pedrini è tornato!

“Il castello di Axel”  è un romance fantasy MM pubblicato alcuni anni con una casa editrice ed oggi arricchito da un capitolo inedito, nuova veste grafica e illustrazioni meravigliose. Ringrazio l’autore per la proposta di lettura in anteprima e la fiducia. E sopratutto per devolvere parti dei ricavi ai gatti in cerca di famiglia e casa. Questo elemento aggiunge un tocco di umanità e sensibilità alla trama.

Cosa ne penso

Il romanzo “Il castello di Axel” è un’avvincente storia che si svolge nella pittoresca valle della Loira. Gli scenari spettacolari sono descritti con maestria dall’ autore che con il suo stile delicato e pittoresco dona unicità al racconto. Il castello di Bretesche , proprietà della famiglia de Sauve, è gestito dalla governante Marine, affiancata dal giardiniere Fabien. Un vecchio maniero pregno di storia e racconti. Dove passato e presente si intersecano giorno dopo giorno. La trama si infittisce quando Fabien fa la conoscenza di Axel, un misterioso giovane che sembra essere prigioniero nel castello. Bello quanto misterioso.

L’arrivo di Dorian, ultimo discendente dei de Sauve, scompiglia ulteriormente le carte. Dorian è interessato a cedere parte del castello al finanziere Eduard Fremont, ma il suo arrivo riporta alla luce ricordi sepolti nel passato di Axel. Quest’ultimo si trova così a dover affrontare un presente incerto, guidato da sensazioni ed emozioni che credeva di non poter comprendere. L’amicizia tra Fabien e Dorian si trasformerà in amore? Che legame c’è e sarà tra i due?

L’autore riesce a tenere il lettore sulle spine, conducendolo attraverso una trama piena di misteri e segreti. Il castello di Bretesche, con il suo passato glorioso e il suo enigmatico presente, diventa quasi un personaggio a sé stante. Le descrizioni dei luoghi sono dettagliate e ricche di atmosfera, trasportando il lettore direttamente nella valle della Loira. I personaggi sono forti e fragili, simili eppur diversi. Mi hanno coinvolto e fatto sospirare con le loro avventure e sentimenti.

“Il castello di Axel” è un romanzo meraviglioso, che combina mistero, amore e un pizzico di attivismo a favore degli animali. Riesce a trasportare il lettore in un mondo affascinante, regalando emozioni e una storia avvincente fino all’ultima pagina. Consigliato a chi ama le storie suggestive e intrise di segreti.

L’ autore

Nato negli anni settanta, lavoro dal 1998 in una biblioteca della provincia di Bergamo e come tutti ho i miei infiniti difetti, tanto che mi considero un perfetto imperfetto… anche se qualche volta tendo un po’ troppo al fatalismo.

Nel mese di agosto del 2014 ho iniziato quella esaltante e incredibile avventura che è la scrittura. Qualcosa che mi spinge a ritrovare me stesso, a fare i conti con ciò che sei ed a immaginarti un mondo diverso, forse migliore o forse peggiore, a seconda degli occhi di chi vede e legge ciò che esprimi.

Mi piace emozionarmi e ricercare in ciò che osservo il lato migliore delle cose, che sia un libro, un film, o una canzone: una ricerca costante che oggi pare sempre più difficile da raggiungere, in un mondo dove tutto sembra standardizzato e lasciare poco spazio alla nostra umanità.

Spero di non perdere mai ciò che mi rende semplicemente diverso e al tempo stesso provo a infondere un poco di questa diversità nei miei scritti.

Con questa premessa che tipo di romanzi potrete leggere? Storie, di persone, innanzitutto, provenienti da esperienze di vita diverse ma tutte accomunate dal desiderio di accettarsi e di vivere la vita alla continua ricerca di conoscere se stessi e ciò che li circonda. In queste trame l’esigenza inalienabile di ciascun individuo di andare alla scoperta e di far propri i sentimenti come il rispetto, l’amicizia, l’affetto e l’amore rimane un punto cardine che mi auguro sappiate comprendere e riconoscere.

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