Fausto Bertolini torna con “il giallo del giallo”. Edito da Gilgamesh Edizioni
Trama:
Un altro caso per il commissario Codilupo, chiamato Lupo per accorciare i tempi d’azione, e per il suo fidato vice Caruso. Già protagonisti dei precedenti tre gialli di Fausto Bertolini (Il caso Satanas, Giulietta deve morire e Gli omicidi del Colosseo, tutti editi dalla casa editrice Gilgamesh), questa volta i due sono chiamati a sbrogliare una matassa davvero intricata.
Un giorno, nel bel mezzo di un pomeriggio romano, alla Centrale arriva una chiamata: una certa Ada Sinatra – la quale, come tutti ci tengono a sottolineare, non è parente del noto Frank – denuncia l’omicidio del famosissimo Professore, un uomo conosciuto in tutto il mondo per le sue traduzioni dal greco e dal latino. La vittima, però, ha anche un’altra passione: egli è, infatti, un entusiasta divoratore di libri gialli, tanto da far parte persino di una confraternita. Ed è grazie a questo suo amore per la classicità e il genere poliziesco che il Professore è venuto in possesso del più antico giallo di tutti i tempi. È forse per questo che è stato ucciso?
Il giallo del giallo è un meta-racconto, in cui personaggi e autore dialogano tra loro pagina dopo pagina. È un libro stravagante, a tratti delirante, fuori dagli schemi. Come agirà il commissario Lupo per scovare l’assassino?

Fausto Bertolini torna con un nuovo romanzo,” Il giallo nel giallo”, poliziesco avvincente e accattivante, sin dal titolo.
Una donna, un anziano professore che diviene vittima. La sua morte un mistero.
Il Professore, tra queste antiche parole, si muoveva a suo agio, con lucidità di traduttore, raffinato e scaltrito come nessun altro, per reperire significati semantici e connessioni sintattiche che gli antichi avevano tramandato, ponendoli in poesia o in prosa. La sua arguzia e la sua raffinatezza nel cogliere le profondità delle allocuzioni verbali ne avevano fatto un mito vivente; ora era diventato un mito morto, assassinato.
Cosa ne penso
Il giallo dei gialli di Fausto Bertolini è un libro unico! L’autore ha creato un doppio binario per una storia sorprendente. Attraverso la meta narrazione personaggi e scrittore si alternano agilmente tra misteri e sorrisi.
«Vede, commissario,» proseguì il buon frate «lei è fatto di parole, come tutti noi che partecipiamo a questa narrazione.»
Una storia che ha il gusto di una piece teatrale in cui si entra realmente nella trama solida e accattivante. La capitale si presenta totalmente tra arte, mondezza, manifestazioni e l’eco glorioso del passato. Sceneggiatura perfetta descritta con attenzione al dettaglio.
Un’albicocca antica riverberava su Roma bella. Levigazioni di luce rimbalzavano dal Cupolone a Castel Sant’Angelo, poi scintillavano sul Pantheon, sul Foro Romano e sul Colosseo; venivano riflesse sui gradini di Piazza di Spagna, sulle acque della Fontana di Trevi; emergevano per vagolare tra i pini marittimi di Roma bella, musicati da Respighi, là dove la Terrazza del Pincio le faceva specchiare su Piazza del Popolo e, poi, tuffare nel flavus Tiber .
Lo stile dell’autore è attento, i vocaboli ricercati e nel complesso spiccano ricerca e scorrevolezza. Un racconto lungo dal finale sorprendente sulla scia delle rappresentazioni del teatro stabile del giallo. I personaggi si alternano agilmente sulla pagina che diviene un palco, e al contrario dell’opera Pirandelliana, non sono in cerca dell’autore. Ma della verità che ha portato all’omicidio del Professore, latinista e grecista di fama internazionale trovato senza vita nel suo studio. Il commissario Lupo e il suo vice investigheranno tra club del giallo, sotterranei e libricini unici e preziosi. Un avventura unica consigliata a tutti per sorridere e emozionarsi.

Bio autore:
Fausto Bertolini nasce, a sua insaputa, a Pegognaga (MN) nel 1944. Liceo classico a Mantova. Laurea in filosofia. Master in psicologica del profondo. Come auditore frequenta i corsi di regia teatrale presso L’Accademia del Piccolo Teatro di Milano e presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ha lavorato nel settore teatrale, televisivo e cinematografico. Come Regista R.A.I. ha diretto diversi documentati e servizi. È stato assistente di Fellini (nel film Il Casanova) e di Bertolucci (nel film Novecento).
È autore di saggi e romanzi, tra cui: Gesù secondo Freud (Effatà); Gesù e il Super io (Gilgamesh); L’angelo sulla credenza (Mursia); Nonni innamorati nipotini rompipalle (San Paolo); Negli occhi delle donne – vita sentimentale di Cartesio (Gilgamesh), E se Dio non ci fosse? (Gilgamesh); L’amore ai tempi del cole-sterolo (Gilgamesh); Telebordello (Gilgamesh), L’ultimo amore di Casanova (Gilgamesh), I Re Magi in bicicletta (Gilgamesh) e Pinocchio in bicicletta (Gilgamesh).
Il caso Satanas (Gilgamesh, 2015), Giulietta deve morire (Gilgamesh, 2019), Gli omicidi del Colosseo (Gilgamesh, 2020) e Il giallo del giallo (Gilgamesh, 2022) rappresentano la tetralogia dei romanzi gialli che hanno come protagonista il commissario Codilupo, detto Lupo.