Anna Zarlenga è tornata! Esce oggi, “Il problema sei tu” di Anna Zarlenga. Edito da Newton Compton editori. Contemporaney romance frizzante e divertente.
Con l’arrivo dell’ estate, complice il sole ed il del bel tempo, c’è bisogno di letture fresche ed originali. Per alleggerire l’ afa e l’ umore. Anna Zarlenga è la soluzione con la sua scrittura romantica e divertente. Il suo nuovo libro, Il problema sei tu è ambientato nella magica Positano.
Vittoria è una stilista di abiti da sposa. La piu’ affermata e ricercata per la sua fantasia, bravura e magia. Si vocifera che sia in grado di capire appieno le future spose ed esaudire i loro desideri, risolvendo al contempo i loro dubbi e paure, accompagnandole verso il finale da favola. Che lei ha programmato con il suo perfetto fidanzato Dario. Manager bello e ricco, una sicurezza. Vittoria è una professionista in apparenza dolce ed empatica, ma non tutto è come appare. Ed un improvviso viaggio nella costiera amalfitana per questioni familiari, farà riaffiorare il passato. Con i suoi nodi, domande silenziose e non svelate.
Ci sono cose che immaginiamo e che, quando succedono, ci deludono profondamente. La fantasia a volte è molto più interessante della realtà. Ma quando la realtà ti inonda come un temporale estivo, improvviso e violento, e ti dimostra che in fondo non era niente al confronto di quello che avevi immaginato, allora tutto cambia
Un incontro improvviso scompaginera’ il copione dell protagonista, turbandone mente e cuore. Andrea è il giovane medico della cittadina, bello, ironico e single. I due da giovani erano amici, frequentavano la stessa comitiva condividendo risate e falò. Poi qualcosa è cambiato, incrinando i rapporti ed il tempo ha fatto il resto. Ricordi e presenti si intrecciano agilmente pagina dopo pagina, lo stile unico dell’autrice, Anna Zarlenga, ci regala una favola frizzante che dona sorrisi e sospiri.
Curiosità
Lo scrapbooking è un’arte creativa che consente di creare e personalizzare album attraverso l’uso di fotografie e immagini, di solito accompagnate da didascalie, nonché attraverso l’impiego di diversi materiali ornamentali. La tecnica viene utilizzata anche per la creazione e la decorazione di altri manufatti come cornici, calendari e biglietti di diverso genere. Il termine “scrapbooking” deriva dall’inglese “scrap” che significa ritaglio e “book” che significa libro, così che con il termine Scrapbooking s’intende l’attività di creare libri di ritagli o scrapbook. Sviluppatosi in epoca moderna come hobby, lo Scrapbooking ha sperimentato un’evoluzione verso altri utilizzi. Se ne registra, per esempio, efficace impiego come strumento didattico.
Storia
Sebbene questa tecnica abbia conosciuto una diffusione abbastanza recente, le sue origini sono da ricercare molto lontano nella storia. Già durante il medioevo era pratica comune, tra le persone che potevano vantare un buon livello d’istruzione, quella di tenere diari o giornali personali nei quali registrare riflessioni su attività o su accadimenti della vita quotidiana. Successivamente, durante il Rinascimento, divenne popolare per i nobili e gli intellettuali europei l’uso dei Commonplace books, libri contenenti pagine vuote all’interno delle quali venivano raccolte note provenienti da diverse fonti e su diversi argomenti di interesse comune. Con l’invenzione della stampa a caratteri mobili, a partire dalla seconda metà del XV sec., sempre più persone entrarono in contatto con materiale stampato e con un flusso di informazioni senza precedenti. I Commonplace books divennero lo strumento per raccogliere ed organizzare queste informazioni. L’invenzione della stampa diede impulso anche alla diffusione della Bibbia nelle case e molte persone cominciarono a registrare sulle pagine vuote in essa contenute la loro storia familiare. Questa abitudine si diffuse molto nel secolo successivo, tanto che le Bibbie di famiglia hanno rappresentato un modo per mappare le origini genealogiche durante i secoli. Inoltre, si cominciò ad inserire al loro interno ritagli di giornali o documenti. Durante il corso del XIX secolo, le Bibbie cominciarono ad essere dotate di pagine prestampate, dove inserire le più importanti informazioni familiari, e da appositi spazi dove poter inserire le foto dei membri della famiglia. Nel 1769 lo scrittore William Granger pubblicò un’opera sulla storia d’Inghilterra nella quale incluse disegni di accompagnamento al testo, nonché pagine vuote dove i lettori potevano aggiungere i propri commenti e le proprie illustrazioni.