Buongiorno Readers, oggi intervistiamo due nuovi autori, Alessandro e Stefania hanno scritto una bella ed attuale favola “Il fabbricante di suoni”.

 

Alessandro mi è stato segnalato da Micol Fusca perchè anche autore in Edizioni Open. Stefania è una sublime illustratrice.

Conosciamoli meglio…

Ciao, volete  presentarvi ai nostri lettori?


Ciao a tutti io sono Alessandro Ricci, ho 38 anni e vivo a Lucca. Mi guadagno da vivere come impiegato il giorno e l’istruttore di fitness la sera. Sono sempre stato un appassionato di letteratura fantasy e per ragazzi e un inguaribile sognatore, invento storie da sempre e da circa un anno ho deciso di provare a scriverle, per condividerle con gli altri.

Ciao a tutti io sono Stefania Franchi, ho 34 anni e vivo a Lucca. Attualmente sono un’ agente della Polizia Municipale di Lucca .  Che io mi ricordi disegno da quando ho imparato a tenere una matita in mano ma solo da un anno circa ho iniziato a cimentarmi con il disegno digitale.  😊

Da quanto collaborate?


Abbiamo iniziato questo percorso insieme, col nostro primo lavoro, quindi direi da un anno e mezzo.

Come è nata questa iniziativa?


E’ nata per gioco senza particolari pretese, vista la passione di Stefania per il disegno le ho proposto di illustrare una favola che avrei scritto per tenerla per noi, come ricordo.
Una volta terminato il lavoro ne eravamo molto soddisfatti  così abbiamo deciso di provare a mandarlo a qualche editore, per vedere cosa ci avrebbero risposto. Quando Arpeggio Libero ci ha contattato per proporci la pubblicazione è stata una vera sorpresa.

Il “Fabbricante di suoni” è il vostro primo libro….La tematica è molto attuale e forte…volete parlarcene?


La tematica della differenza vista come risorsa e non come svantaggio è molto cara alla letteratura per ragazzi e anche a noi.  Crediamo che le persone messe alla prova dalla vita abbiano in sé quella forza in più che possa portarli ad azioni straordinarie.

Ricordi, aneddoti, considerazioni?


A parte i litigi durante la stesura della favola, non ce ne sono molti, io ho un carattere molto ansioso e ho fatto di tutto per trasmetterlo anche a lei.

Alessandro:

 

 

Cosa provi quando crei?


Tutte le volte che mi metto a pensare a cosa scrivere o a come creare una nuova storia provo un’irrefrenabile agitazione proprio in fondo allo stomaco, non so come descriverlo meglio, non riesco a stare seduto e mi agito molto e per molte ore rimango distratto e incapace di mettere attenzione ad altro.

Ispirazione momentanea o pensata? Organizzata o improvvisata?
Entrambi si può dire ?


Ho avuto folgorazioni  estemporanee che mi hanno portato a ideare un soggetto , di contro quando mi metto davanti al Pc, con l’idea di scrivere, riesco quasi sempre a trovare l’ispirazione.

 

Ho letto dei tuoi racconti, tematiche diverse. Dove nascono le idee?


Dipende. A volte dalle cose che vedo durante il giorno, spesso anche solo un oggetto in una posizione strana, oppure lasciandomi suggestionare da altre opere, film o musiche.

 

Sei più da racconto breve o lungo?

 

In realtà mi sono messo alla prova con entrambi e mi sento a mio agio con tutti e due i generi. Trovo il racconto breve  molto affascinante, è una prova per lo scrittore, che con poche parole a disposizione deve creare una storia e dei personaggi, di solito il racconto breve si gioca quasi tutto sul finale e anche questo è uno stimolo in più, quando si scrive.
Invece con una racconto più lungo e strutturato si ha la possibilità di “godersi” i personaggi, coccolarli metterli alla prova e affezionarsi a loro. Un’esperienza a cui non rinuncerei mai.

 

Ti rileggi? in caso positivo, emozioni e considerazioni nel rileggerti?


Mi rileggo tanto, più e più volte e nonostante tutto non riesco a trovare i refusi.
Di solito se mi rileggo  nel breve tempo, quando l’emozione del racconto è ancora “calda”, sono sempre entusiasta, invece quando trascorre qualche mese  o anno non mi piace mai, trovo un sacco di difetti e di modi in cui avrei potuto scrivere meglio.

Edizioni open, come l’hai conosciuta? Come è il vostro rapporto, se c’è?


Ho conosciuto Edizioni Open grazie a una bravissima autrice, che è diventata anche una cara amica, Micol Fusca. Io e Micol abbiamo partecipato a un’antologia di racconti sul folklore italico e parlando mi ha raccontato di Open. La piattaforma è stata una piacevolissima sorpresa, ho conosciuto tantissimi autori capaci e disponibili, e grazie a Open sono nati dei personaggi a cui sono molto legato. Ho imparato molto grazie ai consigli di Tiziano e degli altri autori. Sono contentissimo di esserci arrivato.

 

Ricordi o aneddoti legati alla scrittura?

L’aneddoto più divertente è quello che mi capita ogni volta che mi metto sotto con un nuovo progetto o ho una nuova idea, come dicevo prima, mi agito talmente che la notte non riesco a dormire. Per me non è un grosso problema se non fosse che tengo sveglia anche Stefania. Mi dispiace molto per lei, ma spero che questa cosa non mi passi mai

 

Come stai vivendo, da artista, questo periodo storico strano e intriso di una concezione diversa di tempo? Come lo impieghi?


In generale sono preoccupato, per i miei amici, per i miei famigliari che non vedo da molto tempo. Sono preoccupato per il mondo della piccola editoria, si trovava in una situazione non proprio rosea che rischia di diventare drammatica.
Sul piano personale invece, ho avuto difficoltà a scrivere all’inizio, a dispetto della grande quantità di tempo disponibile per farlo. Adesso sono riuscito a riprendere a scrivere e ne sono felice, ma per un momento ho temuto di non esserne più capace. 

 

Se tu fossi un quadro?


Ti dico quale vorrei essere : Notte stellata di Van Gogh.
Stefania mi odierà perché sono sicuro che è anche la sua risposta.

 

Il tuo rapporto con i social, se lo hai?


Ummmm non buono, purtroppo. Dico purtroppo perché sono cosciente che per uno scrittore emergente saper gestire bene i suoi profili è di vitale importanza. Però a me queste cose fanno fatica, mi  annoiano e non riesco ad applicarmi con continuità.

 

 

Progetti futuri?


Prima che questo maledetto virus bloccasse tutto sarebbe dovuto uscire il mio secondo romanzo “Il giovane Achille”, illustrato da Stefania. Inoltre abbiamo due raccolte di favole che abbiamo realizzato insieme e che speriamo di poter sottoporre a qualche editore.
Recentemente ho iniziato un corso on line della scuola Holden specifico sulla scrittura per ragazzi, molto interessante e impegnativo, almeno sfrutto il lockdown per migliorarmi.

 

Per Stefania

 

 

Ho letto Il fabbricante di sogni e mi sento di farti i complimenti, le illustrazioni sono fantastiche!

 

Come nasce questa passione? L’hai sviluppata negli anni? Che percorso hai seguito(se lo hai fatto)? 

 

Il mio percorso è stato rocambolesco , nel senso che la mia razionalità e lucidità sono sempre state in  conflitto  con questa passione . Diciamo che a differenza di Alessandro, soprattutto in età adulta ho avversato il mio talento per poca convinzione. Ricordo che all’inizio mi divertivo a copiare i personaggi di Topolino , poi crescendo quelli dei fumetti e poi dei manga, fino a inventarne dei miei. Ho sperimentato molto in parte  da autodidatta e in parte con dei piccoli corsi di disegno e di pittura. Nell’ultimo periodo mi sono avvicinata al disegno digitale che mi sta dando tante piccole e belle soddisfazioni.

Cosa provi quando dipingi/disegni? 

Devo fare una differenziazione tra il disegno di getto , quello che viene senza pensare troppo ma lasciandomi trasportare dal momento ed il disegno calcolato per una commissione. Ecco quello mi crea agitazione e ansia , mentre il primo mi fa staccare completamente il cervello ,quasi come se fossi in un’altra dimensione. E’ Difficile da spiegare.

Ispirazione momentanea o pensata? Organizzata o improvvisata? Quasi sempre improvvisata !! Anche quando parte con un’idea concreta in testa il più delle volte si trasforma in tutt’altro. E’ divertente arrivare in fondo e vedere il lavoro compiuto , completamente stravolto eheh

Ricordi o aneddoti legati ai pennelli/matita?

Si , il mio primo dipinto ad olio. Nessuno mi aveva detto che occorreva così tanto perché il colore asciugasse!!! Uscì fuori un bel piastriccio anche perché la mia poca pazienza dell’attesa non agì a mio favore.

Come stai vivendo, da artista, questo periodo storico strano e intriso di una concezione diversa di tempo? Come lo impieghi?

Beh devo dire che io fortunatamente lavoro e le cose per me sono cambiate in maniera limitata. Sicuramente i pensieri sono tanti così come lo stress del lavorare al contatto col pubblico e un po’ il tempo libero ne risente. Ho sempre voglia di dormire e staccare la spina anche se naturalmente mi divido tra le faccende domestiche , la spesa e le commissioni da illustratrice 😊

 

Se tu fossi un quadro?

Visto che non posso dire la Notte Stellata , ne cito un altro che mi ha sempre affascinata … Il viandante sul mare di nebbia di C.David Friedrich . Mi ci rivedo in quello spirito romantico, nel vero senso del termine.

Il tuo rapporto con i social, se lo hai?


Molto buono dai, superato lo scoglio iniziale dei mancati mi piace alla pagina mi sono fatta conoscere attraverso i miei lavori e inizio ad esserne soddisfatta. 

Progetti futuri?

Come scritto da Alessandro, il prossimo progetto a cui sto lavorando sono le illustrazioni per il suo libro, “ Il Giovane Achille”. In questi mesi avrei avuto anche le mie prime esperienze da illustratrice nelle fiere tra cui Bologna e Lucca ma pazienza, andrò il prossimo anno e sarà sicuramente un’emozione unica!!!

 

 

Un grazie di cuore per la disponibilità e la simpatia a Alessandro e Stefania ed un grande in bocca al lupo!

Readers, non dimenticate l’appuntamento con la recensione di “il Fabbricante di suoni” ….che  uscirà la prossima settimana…

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