Lib(e)ra_Mente

Alessia Francone, autrice dell’ Ultima predica.

In occasione della manifestazione culturale NapoliCittàLibro che si è tenuta dal 14 al 16 giugno nella Stazione Marittima di Napoli, il blog ha avuto l’occasione di rincontrare, conoscere e intervistare gli autori del Collettivo Scrittori Uniti. Che ringrazio per le emozioni e le molte iniziative.

Ri-Generazioni è stato il tema della V edizione del Salone del Libro e dell’Editoria della città partenopea.

Il ciclo di interviste uniche ed emozionanti che hanno rilasciato e condiviso con noi alcuni autori del CSU è stato inaugurato da Edoardo Guerrini, autore di Nero Orchidea, LFA Publisher. A cui è seguita Intervista con Marzia Verentino, autrice di Barbera al museo. E Antonio La Vecchia era stato nostro ospite anche l’anno scorso con i primi due volumi della sua saga.E stava terminando l’ultimo volume. .

Trama

Toscana, anno del Signore 1262. Frate Rinaldo da Firenze, illustre predicatore domenicano giunto nel borgo di Monteviverna per tenervi i sermoni quaresimali, viene trovato morto in un vicolo buio, ucciso con un’unica pugnalata inferta alle spalle. I confratelli e i fedeli sono attoniti: chi può aver osato colpire un uomo di Dio, ammirato per la sua straordinaria eloquenza e per il suo inflessibile rigore di vita, e perché? Spetta al colto giudice Raniero da Albinea, con l’aiuto dell’amico Arrigo, addentrarsi nella difficile ricerca della verità, in un’indagine intricata che porterà alla luce i lati tenebrosi dell’animo umano. Ben presto si scoprirà che più di una persona aveva motivi di risentimento contro il defunto Rinaldo, e che un’amara realtà si cela oltre le apparenze…

Ciao, vuoi presentarti ai nostri lettori e raccontarci il tuo libro?

Buongiorno a tutti, sono Alessia Francone, autrice fantasy. Il ciclo di Reinkar è stata la mia prima saga, appena pubblicata in un volume unico.

L’ ultima predica è il mio ultimo libro. Un giallo medievale ambientato nella Toscana del 1262 con guelfi, ghibellini e le lotte tra papi ed imperatori.

È il tuo primo giallo?

Si, un giallo classico ad enigmi. La storia parte dall’ omicidio di un famoso predicatore domenicano.  Per le indagini viene chiamato il giudice Raniero da Albinea, con l’aiuto dell’amico Arrigo. Amico e spalla investigativa.  I due dovranno districarsi tra misteri ed intrighi, fino alla verità. 

Nel libro l’ ambientazione storica è presente e ben curata. Come nasce questa passione?

Personalmente amo la storia da sempre, sin da bambina.  Ed ora è il mio lavoro, sono un archivista. Lavorare con i documenti storicj è il mio pane quotidiano. Inoltre ho studiato storia all’ università ed ho conseguito la specializzazione in storia medievale. In questo libro ho giocato in casa, divertendomi.

E come nasce il rapporto con la scrittura?

Da un grandissimo amore per la lettura. Ho iniziato da piccolina con le avventure di Salgari e poi ho arricchito con i gialli, partendo dalla Christie. Arrivando ai contemporanei.  L’ amore per i fantasy ed i gialli mi contraddistinguono tutt’ ora. Vivendo  avventure e risolvendo enigmi vien voglia ad un certo punto di provare a creare una propria storia. Così da lettrice sono diventata autrice.

Come hai iniziato a pubblicare?

Dallo scrivere una storia al pubblicarla, il percorso è a tappe. Il self mi ha permesso di avere il mio libro realmente, in carta. Una grandissima emozione.  Poi ho conosciuto il CSU con cui ho preso parte ad eventi e fiere. Con loro sono cresciuta molto.

Come il self che quest’anno ha avuto il suo spazio al SALTO…

Personalmente ho vissuto dal dentro i cambiamenti del mondo self. Ormai comparato alle case editrici.  Ed è una grande rivoluzione, considerando che il self inizialmente era vissuto con titubanza dai lettori. Attualmente è un mondo ricco di professionisti riconosciuti come tali, insieme agli autori.

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