Andrea Camilleri , Ora dimmi di te. Lettera a Matilda. Edito da Bompiani.
Trama: Cosa rimarrà di noi nella memoria di chi ci ha voluto bene? Come verrà raccontata la nostra vita ai nipoti che verranno?
Andrea Camilleri sta scrivendo quando la pronipotina Matilda si intrufola a giocare sotto il tavolo, e lui pensa che non vuole che siano altri – quando lei sarà grande – a raccontarle di lui.
Così nasce questa lettera, che ripercorre una vita intera con l’intelligenza del cuore: illuminando i momenti secondo il ruolo che hanno avuto nel rendere Camilleri lo scrittore e l’uomo che tutti amiamo.
Uno spettacolo teatrale alla presenza del gerarca Pavolini e una strage di mafia a Porto Empedocle, una straordinaria lezione di regia all’Accademia Silvio D’Amico e le parole di un vecchio attore dopo le prove, l’incontro con la moglie Rosetta e quello con Elvira Sellerio…
Con humour e limpidezza, queste pagine ripercorrono la storia italiana del Novecento attraverso quella di un uomo innamorato della vita e dei suoi personaggi. Ogni episodio è un modo per parlare di ciò che rende l’esistenza degna di essere vissuta: le radici, l’amore, gli amici, la politica, la letteratura. Con il coraggio di raccontare gli errori e le disillusioni, con la commozione di un bisnonno che può solo immaginare il futuro e consegnare – a Matilda e a noi – la lanterna preziosa del dubbio.
La verità invece è come un punto fermo. Oltre non si può andare. Può produrre situazioni di rottura, può produrre la fine magari di un’amicizia o di un rapporto di lavoro ma comunque non può avere un seguito. La verità è sempre una.
Ora dimmi di te. Lettera a Matilda di Andrea Camilleri è un libro coinvolgente uscito qualche anno fa.. che ho letto ed amato in questa calda estate. Recensione di “Ora dimmi di te. Lettera a Matilda” di Andrea Camilleri:
In un mondo in cui spesso siamo travolti dalla frenesia della vita quotidiana, “Ora dimmi di te. Lettera a Matilda” di Andrea Camilleri si presenta come un rifugio, un luogo di riflessione e di autenticità. Questo libro non è solo una lettera a una pronipotina, è un’esplorazione profonda dell’animo umano, un invito a riscoprire l’importanza delle relazioni e dei ricordi in un contesto sociale e culturale che cambia incessantemente.
La trama ci conduce in un viaggio intimo e toccante, dove Camilleri, il maestro indiscusso della narrativa italiana, si mette a nudo con una sincerità disarmante. Scrivendo per Matilda, lui si preoccupa di lasciare un’impronta duratura nella sua memoria; desidera ardentemente che siano le sue parole e le sue esperienze a raccontarle chi è stato, piuttosto che una narrazione distorta da altri. Questa premessa porta il lettore a riflettere sulla fragile natura della memoria e sull’eredità che lasciamo alle generazioni future. Cosa rimarrà di noi? Quale storia verrà raccontata?
Ogni aneddoto che Camilleri condivide, dai momenti di gioia e di successo ai periodi di difficoltà e disillusione, è impregnato di un’umanità che trascende il tempo. Il suo stile brillante e il suo umorismo sanno catturare l’essenza della vita, rendendo giustizia tanto ai momenti di luce quanto a quelli di ombra. La narrazione si snoda attraverso episodi emblematici, come la strage di mafia a Porto Empedocle o un’intensa lezione di regia all’Accademia Silvio D’Amico, rivelando non solo gli eventi ma anche ciò che essi hanno significato per lui, come uomo e come scrittore.
Il punto centrale del libro è l’amore: per la vita, per la famiglia, per l’arte. Camilleri utilizza la figura di Matilda come un ponte verso il futuro, un modo per dialogare con una generazione che deve ancora nascere, e ciò imbottisce il testo di una dolce malinconia. Le radici, l’amicizia, la politica e la letteratura non sono solo argomenti; sono il tessuto connettivo di un’esistenza appassionata e piena di significato, e ogni riflessione è un atto di coraggio per abbracciare le imperfezioni e le sconfitte, dando un senso profondo all’esperienza umana.
Giocando con il concetto di verità, il libro di Camilleri ci invita anche a considerare come questa sia spesso difficile da afferrare, in un mondo che oscilla tra illusioni e realtà. “La verità è sempre una”, afferma, ma stretta tra le insidie del cuore e della mente, essa si frappone tra noi e i nostri sogni. La capacità dell’autore di affrontare questi temi complessi con una penna leggera e incisiva rende la lettura non solo piacevole, ma anche profondamente toccante.
In conclusione, “Ora dimmi di te. Lettera a Matilda” è un libro che risuona nell’anima. Un’opera che invita a riflettere sul significato della vita, sull’amore e sul lascito che lasciamo nel mondo. È un abbraccio caloroso tra il passato e il futuro, un invito a non smettere mai di cercare la nostra verità e a raccontare la nostra storia, perché, come ci ricorda Camilleri, ogni vita merita di essere vissuta con passione e autenticità