Dawn Blackride, Il colore della pelle
Titolo: Il colore della pelle
Autore: Dawn Blackridge
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Self Publishing
Lunghezza: 144 pagine
Prezzo: Ebook €2,99 – Anche in KU
Data di pubblicazione: 31 Marzo 2021
Sinossi
Davin Fontenot è figlio illegittimo di un uomo bianco e una donna nera, nel sud degli Stati Uniti. La sua vita non è facile, fin dall’infanzia è stato discriminato dai bianchi perché figlio di una nera e dai neri perché figlio di un bianco. Questa discriminazione l’ha reso diffidente nei confronti di chiunque e crescendo decide di allontanarsi dall’Alabama e di trasferirsi a San Francisco, essendo stato accettato a Berkeley. Qui incontra Elijah Wilson e la sua vita cambierà drasticamente. Elijah è un ragazzo dal carattere diametralmente opposto a quello di Davin, è aperto, solare e molto estroverso e, proprio per questo, cercherà in tutti i modi di scalfire la corazza che Davin ha costruito intorno a sé. Il loro rapporto crescerà, tra alti e bassi, fino a un evento che trasformerà le esistenze di entrambi, rivoltandole come un calzino. Affrontare le prove che la vita ci pone di fronte è sempre difficile, soprattutto partendo da quello che molti considerano un handicap, il colore della pelle.
Cosa ne penso
Dawn Blackridge colpisce ancora!
Oggi esce il nuovo libro di Dawn Blackridge, Il colore della pelle.
Ebook che l’autrice ci ha inviato in anteprima e la ringraziamo per l’omaggio e fiducia. Abbiamo deciso di pubblicare oggi la recensione come buon auspicio per questa nuova avventura di Dawn Blackridge che leggiamo e seguiamo da tempo.
In un periodo particolarmente intenso come questo dove tutti abbiamo ricordo del lockdown scorso, la paura serpeggia ancora tra i banchi del supermercato e la voglia di uscirne splende come i raggi solari primaverili. In questo senso i libri sono una buona compagnia ed antidoto. La cura migliore per mente e cuore.
Il colore della pelle di Dawn Blackridge è travolgente, un fiume in piena denso di significato e tematiche importanti. L’America è il paese delle mille contraddizioni. L’ Alabama è il dualismo a stelle e strisce, negli anni 90 noi bianchi avevano il coprifuoco. Dopo le 20 ci si spostava scortati dagli uomini della sicurezza. Il Texas dall’altra parte appare infinito e affascinante. San Francisco è rivoluzionaria e piena di piccoli quartieri/ ghetti. Negli anni 90 sui pullman c’era ancora la divisione tra bianchi e neri. Le scuole erano sicure solo quelle cattoliche. C’era grande divisione economica e quindi culturale. Oggi c’è molta più libertà ma tensione razziale. Sopratutto vedendo gli ultimi fatti di cronaca. Un ritorno alle origini? Questo e molti altri pensieri e riflessioni mi hanno fatto compagnia durante la lettura dell’ultima opera di Dawn Blackridge. Un romance attuale che mi ha attirato sin dal titolo, Il colore della pelle. Una frase breve e densa di significato. Il romanzo è scritto con stile scorrevole e diretto. L’autrice va’ subito al cuore della storia…
…aveva imparato presto che le persone potevano essere crudeli anche solo con le parole…
Davin Fontenot è un bellissimo ragazzo mulatto dagli occhi chiari. Timido, insicuro, cresciuto in una famiglia di donne. Fatica a trovare il suo posto nel mondo sia a causa del carattere schivo che il colore della pelle. Né bianco, né nero. Una via di mezzo che in molti condannano. Lo chiamano cappuccino, lo deridono e lo bullizzano. In molti modi, fisici e psicologici. La sua vita non è facile e lui ha imparato con il tempo a tenere un profilo basso, cercare di passare inosservato e gettarsi nei libri. Nello studio, unica evasione che magari gli permetterà di cambiare il futuro. Oltre tutto e tutti. Personalmente durante la lettura ho fatto delle ricerche sul bullismo razziale ed ho scoperto che George Borjas, nella sua analisi della dinamica sociale degli Stati Uniti d’America(Heaven’s door. The migration policy and the american economy, Princeton 1999, pp. 127-145.), ha riscontrato che è stimabile in non meno di tre generazioni il tempo necessario per il verificarsi di una reale integrazione degli immigrati. Cioè per azzerare la condizione di svantaggio che caratterizza i new comers. Nei contesti che esplicitamente hanno voluto definirsi multiculturali, tra cui il Regno Unito, si sono parimenti verificati processi di etnicizzazione delle differenze, che hanno contribuito alla costruzione di una società segmentata, in cui lo svantaggio è associato a determinati gruppi etnici. Davin è per metà età bianco e per metà nero, etnie che si sono sempre mescolate. Dagli inizi del colonialismo, possibile che nel 2021 ci siano ancora queste discriminanti? A parte le insicurezze psicologiche ed emotive del protagonista che l’autrice svela con attenzione e delicatezza, nel quotidiano reale sono ancora presenti? Perché nell’ascoltare le notizie dal mondo è un susseguirsi di morti di afroamericani a opera dei poliziotti. In Italia la situazione non è cos’ al limite, ma comunque è più facile che un ragazzo di colore o comunque mulatto subisca controlli da parte delle forze dell’ordine. E scrivo con cognizione di causa, dalla capitale. Il colore della pelle di Dawn Blackridge ha aperto per me un vaso di pandora.E mi auguro che avrà lo stesso effetto anche su altri lettori che vedranno oltre il romance le sfumature sociologiche, antropologiche e psicologiche che fanno perno a questo libro meraviglioso. Che dopo un inizio doloroso spiega le ali verso un futuro diverso(almeno si spera;). Infatti la vita può cambiare improvvisamente e avere anche un nome e cognome: Elijah Wilson.
Un incontro casuale all’università, la scoperta della diversità da vivere come un valore aggiunto. In due si è più felici e forti. Naturalmente i ragazzi cresceranno insieme e dovranno fare fronte a discriminazione, difficoltà e lutti. Insieme oltre tutto e tutti..
Dobbiamo accettare che tutto cambi: le persone, le situazioni, i sentimenti, la vita. Dobbiamo accettarlo come un albero fa con il vento, piegandosi e non spezzandosi.
Argomenti importanti trattati con delicatezza e attenzione, sogni delusioni e speranze si alternano dando vita all’ amore e la riscoperta di sé. La parte emotiva dei personaggi principali e secondari è presente, quasi palpabile ed è molto importante per il plot. Come nel lavoro precedente, Buio(qui la recensione) l’autrice ha creato una trama semplice e ben costruita. Densa di significati. Il colore della pelle di Dawn Blackridge è un inno alla speranza e alla vita, personalmente non sono riuscita a staccare gli occhi dall’ebook sino alla fine. Le pagine correvano veloci, il ritmo incalzante mi ha portato a divorarlo. Soffrendo e gioendo con le eroine che dalla carta, sono divenuti( metaforicamente) di ossa e sangue.
Una storia di amore consigliato a chi ama le storie romantiche e commoventi.
Consapevolezza e romance si sposano perfettamente in questi nuovi lavori di Dawn Blackridge, a cui faccio i complimenti!