Dante Zucchi, Racconti di amori e solitudini
Buongiorno readers, oggi Alycia ci parlerà di una raccolta di racconti di un autore emergente, Racconti di amori e solitudini di Dante Zucchi. Una raccolta di cui vi anticiperemo alcuni frammenti per presentare meglio l’opera e lo stile dell’autore. Che ringraziamo per la copia dell’ebook e per averci fatto conoscere questa piccola silloge. Pubblicata con la Lupi editore, che ha ricevuto una menzione d’ onore e che racchiude sentimenti universali. Di fatto la nostra realtà umana, ieri come oggi, è piena di solitudini; spesso basta non fingere e non voltarsi dall’altra parte per riconoscerle.Dalla rassegnazione, allo sforzo di opporsi e di “saltarci fuori”, alla ribellione radicale.Alle volte queste situazioni di disagio sono talmente ben camuffate e così ben inserite nel contesto sociale da ritenersi “normali”, altre volte è la nostra paura a reagire che ci frena, e che ci rende complici, per poi meravigliarci e rimanere molto ipocritamente sorpresi, di fronte alle conseguenze.
Titolo: Racconti di amori e solitudini
Autore: Dante Zucchi
Genere: Raccolta
Raccolta premiata con menzione d’onore nel concorso “Metamorfosi”
Casa editrice: Lupi Editore
Disponibile in ebook a € 2,69
E in formato cartaceo a € 9,99
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TRAMA:
Dante Zucchi, Racconti di amori e solitudini
Solitudini è una raccolta di storie sulla solitudine umana. Siccome la matrice di questa condizione non solo fisica, ma anche e soprattutto psicologica, non è univoca, ma molto varia, abbiamo voluto che il titolo della raccolta rimarcasse queste diversità, ben consci che qualsiasi opera, per tanto amplia sia, non potrebbe mai essere esaustiva di tutte le solitudini umane possibili. Da quella cosmica che l’uomo sente perché non ha risposte esistenziali che si aspetta da un dio di cui l’uomo stesso dubita l’esistenza; alla solitudine per incomprensioni, tradimenti, violenze subite, morte; alla solitudine vissuta da persone ritenute facili bersagli e incapaci di difendersi su cui si scagliano comportamenti vessatori di carattere psicologico e fisico per mero divertimento o con lo scopo di imporre una leadership di gruppo fine a se stessa, oggi comunemente chiamata bullismo. Come diverse sono i motivi scatenanti, così diverse sono le reazioni dell’uomo alla situazione di malessere. Dalla rassegnazione, allo sforzo di opporsi e di “saltarci fuori”, alla ribellione radicale. Alle volte queste situazioni di disagio sono talmente ben camuffate e così ben inserite nel contesto sociale da ritenersi “normali”, altre volte è la nostra paura a reagire che ci frena, e che ci rende complici, per poi meravigliarci e rimanere molto ipocritamente sorpresi, di fronte alle conseguenze. Di fatto la nostra realtà umana, ieri come oggi, è piena di solitudini; spesso basta non fingere e non voltarsi dall’altra parte per riconoscerle.
BREVI ESTRATTI:
Dante Zucchi, Racconti di amori e solitudini
Dal racconto: Perdere il treno
Quella sera Leo si sentiva solo e qual é il locale dove la tua solitudine si esprime al meglio? Una discoteca. Una discoteca affollata ed esplosiva su un divanetto con la testa appoggiata alla spalla di una sconosciuta più nuda che vestita, con un qualche drink di troppo, con gli occhi chiusi a pensare, a interrogarsi, a sognare, a piangersi addosso, alle occasioni perdute e alle promesse che in futuro non sarebbe più successo. Una baraonda di sensazioni, di emozioni che giravano, giravano, andavano e ritornavano.
Dal racconto: Quando gli dei parlavano agli uomini
Qualcuno avrebbe guardato il cielo e si sarebbe sentito solo e abbandonato da tutto e da tutti e si sarebbe chiesto “ma non c’è nessuno lassù?” e nessuno avrebbe risposto, lasciando quella domanda galleggiare all’infinito nell’aria dolce e profumata della notte…
Dal racconto: Una favola moderna
«Non credo sia amore, Orazio. Solo voglia di qualcuno con cui stare e parlare senza problemi, senza paure, senza temere di essere fraintesi»
«Io ti posso dire tutte le stupidate di questo mondo e poi scherzarci sopra. Anche questo vuol dire stare insieme. Tu mi accetti e non vuoi niente da me, non pretendi nulla, solo stare qui insieme. Sai cosa vuol dire per me? Tutto».
Cosa ne pensa Alycia
Amori e Solitudini di Dante Zucchi si presenta come un compendio di racconti molto diversi tra loro, ma uniti da un’analisi profonda dei personaggi e delle loro scelte di vita. Ogni storia è un piccolo viaggio interiore di gente comune che, molto spesso, si ritrova a dover affrontare uno dei più grandi nemici dell’umanità: la solitudine. Chi per una delusione d’amore, chi per mancanza di coraggio o per sottostare agli ordini di un padrone, l’individuo si ritrova solo, a sopravvivere, dopo aver assaporato quanto può essere amara la vita.
Ma ci sono anche coloro che pur di non perdere l’occasione di essere felici, sono disposti a perdonare e ad accettare un amore imperfetto, quello fatto di litigi ma anche di riappacificazioni, di “ti odio” urlati prima di sbattere una porta e andarsene che, in realtà, nascondono un “ti prego, non mandarmi via, ti amo”.
Queste sono situazioni comuni che Dante è riuscito a descrivere in modo impeccabile. Leggendo, mi sono immedesimata in ogni personaggio e talvolta sono entrata in conflitto con alcuni di loro poiché in disaccordo con le loro decisioni. Un bravo autore è colui che porta il lettore a mettersi in discussione, a riflettere sul senso della vita e su quello che essa ci può riservare senza ricorrere a frasi troppo elaborate e complicate.
Consiglio questo libro a coloro che amano quei racconti dal finale amaro o agrodolce e che, nella loro semplicità, sanno essere profondi, diretti e crudi.
Faccio i miei complimenti all’autore,
Alycia
Laureato in economia e Commercio nel marzo 1975 presso l’Università di Modena. Sposato con quattro figli. Dal 1978 ha sempre lavorato in diversi settori ricoprendo diverse figure professionali soprattutto di carattere amministrativo. Da sempre appassionato di storia, almeno da una trentina d’anni ha affiancato a questa anche la passione per la scrittura. Interessi ai quali poteva dedicare solamente parte degli week-end o la notte, fino a quando nell’Aprile 2018 non è andato in pensione. Libero da impegni professionali ha potuto così dedicarsi completamente alle sue passioni occupandosi di storia, soprattutto alto medievale, e di scrivere racconti.
Curriculum letterario:
Pubblicazione di racconto breve: Moonlight inserito nell’Antologia “Scriviamo” AA.VV. Edito in self publishing a cura di Roberta de Tomi 05/2020
Premiato con pubblicazione di racconto breve: Fast Food inserito nell’Antologia “La Fragranza dell’Amore” AA.VV. Edito da Pluriversum 09/2020.
Premiato con pubblicazione di racconto breve: La Ballata dell’Orso inserito nell’Antologia “Racconti nella Rete 2020” AA.VV. Edito da Castelvecchi 10/2020.
Premiato con Menzione d’Onore nel concorso “Metamorfosi” con pubblicazione della raccolta “Racconti di Amori e Solitudini” Edito da Lupi Editore 11/2020.