Premesso che il blog è in ferie e che questo romanzo era un po’ che lo aspettavo.
In questi caldi giorni romani, in cui non sono ancora in ferie e mi muovo con gli autobus invece che la metropolitana, sto dando spazio a tutte le letture arretrate. Quando ho finito The Aristocrats, dovevo recensirlo.
Urlare il mio amore per questo regalo improvviso.
Quindi ho chiesto alle altre ragazze dello staff se potevamo pubblicare anche se ufficialmente in vacanza.
Tra una risata ed una chat, le altre donne del blog hanno acconsentito.
Aderito alla mia pazzia. Grazie girls!
E veniamo a The Aristocrats, un romance mafia forte ed intrigante che mi ha incollato allo schermo del Kindle.
Chi sono? Tutto.
Perché tutto è ciò su cui loro hanno da sempre influenza.
Droga, prostituzione, armi.
Naturalmente, come ogni romanzo mafia che si rispetti, esiste anche la famiglia che vorrebbe vedere sparire i Dako.
Le Norik, quattro donne dal passato difficile, che sono cambiate. E vorrebbero cancellar il potere dei signori dell’Est per ampliare il volontariato e ripristinare la sicurezza sociale.
Una famiglia matriarcale volta all’azione verso il prossimo.
Tre figli loro. Tre figlie, noi. Tutti cresciuti con un’unica regola: farsi la guerra.
I protagonisti si confrontano, sfidano.
Una lotta continua che ricorda una sfida di scherma: azioni di attacco e di difesa.
La tattica delle “azioni di seconda intenzione” sono mirate ad ingannare e distrarre l’avversario.
La passione serpeggia ed esplode.
Una storia coinvolgente, dove gli avvenimenti si susseguono veloci.
Nulla è come appare e la realtà cambia improvvisamente.
Segreti e colpi di scena danno vita ad una trama perfetta con personaggi vividi e ben descritti.
Ognuno racconta il suo punto di vista.
Ogni situazione è poliedrica.
Luci ed ombre si alternano come l’essenza dei personaggi. Ognuno ha in sé un lato oscuro che a volte prende il sopravvento.
Odio ed amore prendono forma, volti della stessa medaglia.
Un libro unico che racchiude molte storie coinvolgenti, appassionanti e uniche.
Grazie ad uno stile fluido e a tratti incalzante.
Con uno spazio temporale dilatato e finale sorprendente.
Il mio voto è