Lorella Diamante,Crashed Ice

❤️Titolo: Crashed Ice
❤️Autore: Lorella Diamante
❤️Editore: Dri Editore
❤️Genere:  Sport Romance
❤️Collana: Sport Romance
❤️Pagine: 331
👉Data di uscita: 25 maggio 2021
❤️Formati disponibili: ebook 2.99/ cartaceo 14,99 € circa

💌Sinossi:

Sono la stella più luminosa dell’hockey americano, ma il mio mondo è in frantumi.
Sono stato allontanato dalla squadra a causa di un pugno in faccia al mio calpitano.
Non sono pentito.
Adesso però devo riprendermi la carriera.
E in tutto questo casino due occhi sinceri e pieni di mistero si insinuano nella mia vita come lame sul ghiaccio.
Io rincorro il mio futuro.
Lei scappa dal suo passato.
Mi chiamo Ian Newell e questa è la mia vittoria.

Buongiorno readers, come state? Oggi vi parlerò del nuovo sport romance pubblicato dalla Dri Editore. Amore e Passione si intrecciano in una trama che vi coinvolgerà e sconvolgerà…

Crashed Ice di Lorella Diamante è un romanzo coinvolgente e sorprendete.  Un altra occasione, nonostante la differenza e la diffidenza. Questo è stato il primo pensiero quando mi è stato proposta questa lettura. Possibilità per cui ringrazio la Dri Editore che ha nuovamente fatto centro. Uno sport romance intenso e fresco in grado di emozionare e commuovere.  La trama è elaborata e ben strutturata. Scorre magnificamente. L’alone di mistero regala un pò di giallo al romance che come da sua tradizione regala emozioni ed un finale che come sempre non anticipo…

Ian è bello, determinato e deluso. Ha subito un doppio tradimento che lo ha letteralmente steso. Distruggendo speranze e sogni. Prova a rimettersi in piedi in una nuova città. Per lasciarsi tutto alle spalle. Ricominciare. Ma se non è semplice per una persona qualunque, figuriamoci per una stella dell’hockey. Adorato, seguito e sempre sotto le luci della ribalta. Nel bene e nel male.

Helena è bella, giovane e delusa. Il suo passato è un mistero, come i suoi sentimenti che non esterna facilmente. Solo con poche persone e sempre protetta. Perchè il mondo è pericoloso. E’ come una farfalla che si è bruciata e quindi non torna a volare. Si nasconde seppur attirata dalle luci e la felicità. Perché ognuno merita una nuova possibilità per provare felicità. Oltre tutto e tutti. Il messaggio dell’autrice è arrivato dritto alla mia mente. Lorella Diamante mi ha nuovamente stupito. Dopo One more change(qui la recensione), la scrittrice di cui ho sempre  apprezzato  la semplicità e la capacità di descrizione. Dare voce all’ animo non è semplice ma lei riesce in pieno a dare forma a sentimenti e pensieri dei protagonisti, principali e secondari. Che sono vividi e simpatici. Ben caratterizzati anche dal punto di vista psicologico.  ’autrice ha descritto benissimo i loro timori e reazioni. Ed ha trattato un argomento attuale e delicato, riportandomi alla memoria fatti di cronaca di anni fà. Come lo scandalo di Nicole Pavier,  Nadia Comaneci, Elena Muchina e molte altre. Un romanzo per riflettere, sognare ed emozionarsi.

L’autrice:
Lorella Diamante è romana e attualmente vive a Firenze con la sua famiglia. Ha una grande passione per la musica, la lettura e la scrittura. A quest’ultima riesce a dedicarsi a tempo pieno da alcuni anni. Ama i classici, il genere rosa e tutte le sue sfumature, il fantasy e il giallo. Al suo attivo ha in totale dodici romanzi rosa, tra cui un male to male. Di questi, dieci sono stati pubblicati in self publishing. Da circa un anno ha intrapreso una collaborazione con la Dri Editore con la quale ha pubblicato due sport romance: One more chance e Crashed ice.

«Ci conosciamo anche noi… Montana?» ironizzai.
«Prego?»
«Ti chiami Helena, come la capitale del Montana. Stati Uniti del Nord. Hai presente la cartina geografica?»
Continuò a fissarmi mentre Mark, accanto a me, rise. Forse lui era proprio del Montana; la ragazza probabilmente no.
«Era una battuta» aggiunsi, prima che mi lanciasse contro il vassoio.
«Ah, scusa. Non l’avevo capito.» E sorrise pure a me. Un altro sorriso diplomatico. Ne elargiva a profusione.
Forse era ora di divertirmi sul serio.
«Visto che sono impegnato con te, che ne dici di invitarmi a ballare?» domandai a Bojan, ma continuando a guardare la ragazza che raccoglieva i bicchieri vuoti dal tavolo.
Alzò lo sguardo alle mie parole e mi fissò.
Che occhi, cazzo!
Bojan scattò in piedi e mi tese la mano come un cavaliere che invita la sua dama al ballo di corte. Tutti risero come matti, compreso Andy, e afferrai la sua mano.
Strizzai l’occhio a Montana che continuava a fissarmi e andai a ballare con Bojan.
Quel locale era decisamente interessante.

Mi mancava improvvisamente l’aria e probabilmente si accorse di quella mia reazione esagerata perché fece due passi indietro mettendo spazio tra di noi. 
«Calmati. Scusa se ti ho spaventata.»
«Non… non importa» balbettai.
Che diavolo mi prendeva?
Lo sapevo bene cosa mi prendesse, ma stavolta sembrava… non sapevo cosa.
«Pensavo mi avessi riconosciuto.»
L’avevo riconosciuto eccome, ma non riuscivo a parlare.
«Non sono un maniaco. Sono Ian Newell. Gioco nel Toronto.»
«Lo… so» continuai a balbettare. 
Sembravo una pazza isterica, ma non riuscivo a calmarmi e a mettere due parole in fila.
«Io sono… Helena.»
«Lo so che tu sei Helena… Montana» rispose con un sorriso così aperto che provai a sorridere anch’io.
«Wolf. Mi chiamo Helena Wolf.»
«Piacere di conoscerti, Helena Wolf.» 

«Non ti ho chiesto da bere. Ti ho chiesto cosa ci fai qui da solo.»
«Vuoi proprio saperlo? Penso che cominci a odiare il fatto di essere su tutti i cartelloni pubblicitari di questa città. Non posso fare un passo senza che qualcuno mi riconosca e mi fotografi.» Mi alzai e andai a prendere un’altra bottiglia di vino nel frigorifero. Se non avessi dato la mia parola al coach sarei stato già ubriaco da un bel pezzo.
«Non mi pare che ti abbia mai dato fastidio essere sotto i riflettori, Ian.»
«Adesso mi sta sul cazzo, invece!» esclamai a voce alta, mentre sfilavo con rabbia il tappo di sughero dalla bottiglia. Presi un bicchiere e me lo riempii di vino.
«Fermati» mi disse Mark, impedendomi di bere.
«E perché?»
«Perché non è questo il modo.»
«Non sai neanche perché sto così, come fai a sapere che non è questo il modo?»
«Ce l’hai scritto in faccia perché stai così: sei… innamorato perso, Ian. E questo ti assicuro che non è il modo giusto per affrontarlo.»

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