Oggi il blog partecipa al Blogtour di Corteggiando Jo March di Trix Wilkins.
Il romanzo è la variazione del celebre capolavoro di Louisa May Alcott.
Ringrazio la Vintage Editore per la copia in omaggio.

Preferirei soffrire per il resto della mia vita per averla persa, piuttosto che privarla della vita migliore che avrebbe potuto avere al fianco di un altro.
Jo March, scrittrice, sente di aver perso la sorella maggiore, Meg, da quando si è sposata. Lo stesso destino sembra dover toccare anche alle sorelle minori Beth e Amy, e persino al suo più caro amico, Laurie.Eppure, nonostante gli sforzi della prozia March, Jo è determinata a non rinunciare alla propria libertà per nessun essere mortale. Theodore “Laurie” Laurence, è nato con un bell’aspetto, talento e ricchezza e Jo è convinta che avrà un futuro promettente di cui lei non farà parte. Ma è testardo come la stessa Jo e la ama dal primo momento che l’ha vista. Cosa toccherà fare a una donna che non vuole sposarsi né per amore né per denaro?
La delicata penna di Trix Wilkins riprende la storia delle sorelle March per regalarci un nuovo finale, quello che molte di noi hanno sempre desiderato.

PROLOGO- LE SORELLE MARCH
“Non ambisco a grandi fortune, né a un posto nell’alta società, né a grandi nomi per le mie bambine. Se la posizione sociale e la ricchezza sono accompagnate dall’amore o dalla virtù, ben vengano, ne sarò felice. Ma so per esperienza quanta felicità vera si può trovare in un’umile casetta quando ci si guadagna il pane quotidiano, e certe privazioni fanno gustare di più quel poco che si può avere dalla vita… Se non prendo un grosso abbaglio, sarà ricca del possesso del cuore di un brav’uomo, che vale più di qualsiasi fortuna.”
Mrs March a sua figlia Jo, Piccole Donne
Nella tappa precede del blog tour, il blog ha approfondito la figura dei coniugi March. Robert e Margaret March sono uniti e felici. Le figlie sono il loro mondo e le hanno cresciute seguendo la natura di ognuna. Nonostante le difficoltà. Ogni sorella March è un micromondo e la madre consapevolmente lo ha coltivato e temprato per la società. Ricca di insidie e regole. I due in apparenza sono il contrario della tanto amata e discussa zia March. Simbolo di un altra epoca ancora a tratti attuale. “Corteggiando Jo March” si apre con la protagonista che annuncia all’amico Teddy, che la zia aveva accettato di pagare le lezioni di musica di Beth, in cambio della partecipazione di Joe a un ballo a Plumfield. E naturalmente la zia aveva scelto anche l’ accompagnatore, lui.
Zia March combinava matrimoni per tutte le sue nipoti, ma senza essere guidata in alcun modo da un impulso romantico. Era pragmatica e perseguiva tali fini per ragioni finanziarie. Aveva sentito parlare del corteggiamento di Fred Vaughn nei confronti di Amy, poi della sua improvvisa partenza e della disapprovazione di suo padre. Aveva sentito parlare della predilezione di Theodore Laurence per la nipote Jo, la scrittrice. Un piano le si era formato nella mente e fu messo presto in pratica. Anche se odiava i balli in generale, e ospitarne ancora di più, quel ballo ero strategico. Pensava di assicurarsi l’erede di Laurence per Jo, sperando che la prospettiva di procurarsi una relazione così preziosa sarebbe stata sufficiente per convincere i Vaughn a trascurare la mancanza di fortuna personale di Amy e approvare il suo matrimonio con Fred.
Una scena iniziale fantasiosa ed in perfetta armonia di Corteggiando Jo March di Trix Wilkins, con il libro a cui è ispirato. Specchio di un epoca e mentalità in evoluzione.
«Una brava donna è determinante per il successo del proprio marito. Un uomo di talento e laborioso può raggiungere il massimo dei risultati grazie alla compagnia della donna giusta. O essere rovinato da quella sbagliata.»
Laurie e Jo metteno in discussione, pubblicamente le basi dell’economia e tradizione. Insieme, senza paura e molta convinzione. Ed anche sulla politica hanno molto da dire, «Cosa, se posso chiedervelo, trovate di così spregevole in coloro che lavorano per la causa di questi uomini e donne, a cui è stata privata la libertà, che vivono in modo così precario, sempre alla mercé della volontà e del capriccio degli altri?».
Amore, scrittura e speranza si intrecciano in una storia scorrevole e ben strutturata. Una lettura piacevole e pulita per emozionarsi e sognare.
Consigliatissimo