Ho tante immagini da raccontare ma vorrei soffermarmi su tre situazioni in particolare. La prima è le emozioni che Marta prova al muro del “Ti amo”. Arrivata alla fermata di Abbesses, mentre si appresta a salire le scale che la condurranno ad un luogo che per lungo tempo aveva sognato di visitare, le sue sensazioni si fanno più intense. Le gambe tremano, la saliva inizia a farsi secca, il cuore sembra impazzito. E finalmente assapora quella fantastica visione. Un’opera artistica di dieci metri per quattro dove sono raccolte le scritte, ben 311 di Ti amo in lingue e dialetti di tutto il mondo. Si trova sulle pendici della collina di Montmartre e molto vicino al Cafè des 2 Moulins, bar divenuto famoso grazie al film “Il favoloso mondo di Amélie”. Alla visione della scritta ti amo in italiano, Marta non riesce a trattenere le lacrime. Sono di gioia e di speranza. Di sentirle dire da un uomo che provi amore totale per di lei.
La seconda immagine è quella in cui Nicole, figlia maggiore di Marta trova in casa un diario della madre. Di solito accade il contrario nelle famiglie. Ed invece Nicole piange di gioia e di amore poiché ha avuto la fortuna di leggere tutti gli attimi che Marta ha descritto durante il parto per la sua nascita. Parole toccanti che improvvisamente riavvicinano madre e figlia in un modo portentoso.
Ultima immagine è quella relativa al taxista che porta Marta in aeroporto. Joseph un signore di mezza età che porta i segni di una vita fatta di sacrifici e stenti, si dimostra affabile a tal punto che Marta, gli chiede consigli ed aiuto per quello che era accaduto. Spesso le persone tranquille e pacate ti danno la possibilità di parlare, di esprimerti di raccontare anche ad un perfetto sconosciuto cosa ti angoscia nella tua vita. E molto spesso ti danno anche la soluzione al tuo problema…