Lo specchio dell’anima di Alessandro Del Gaudio

Lo specchio dell’anima di Alessandro Del Gaudio

Sarebbero molte le immagini adatte a dare il senso di questo romanzo, la cui storia è strutturata, ricca di situazioni e personaggi.

Ne ho scelte tre, lasciando fuori quella dello specchio e degli opposti che ho già sviluppato in una precedente tappa del blog tour.

Inizierei con il dado, scelta obbligata dal momento che tutto sembra partire da questo piccolo oggetto che il protagonista, Radian, porta al collo e che considera un semplice portafortuna. È stato scolpito a mano dal suo migliore amico, Ferge, ed è fatto di ossidiana. Di dimensioni davvero esigue e dall’aspetto innocuo, non si direbbe che un romanzo di quasi cinquecento pagine possa ruotare attorno a ciò che esso nasconde, ma questo oggetto rivelerà di sé proprietà inaspettate che metteranno il suo proprietario in situazioni rischiose e complicate, attirandosi la diffidenza e le attenzioni di un intero pianeta abituato a convivere con la magia. Il dado di Radian diventa, inevitabilmente, l’ago della bilancia nel conflitto che da anni agita Najar e che sembra giunto, forse anche per l’arrivo del dado stesso, a una svolta. Malgrado ciò, per il giovane protagonista della storia esso continuerà ad essere un portafortuna, talmente prezioso da non volersene separare per niente al mondo.

L’occhio è un’immagine che viaggia di pari passo con quella del dado. Non svelo molto rivelando di come un occhio sia all’origine del viaggio di Radian (al lettore basterà leggere il primo capitolo per scoprire come). E in qualche modo è anche all’origine del titolo del libro, visto che è idea diffusa che gli occhi siano una sorta di specchio dell’anima.

Infine abbiamo l’isola, che è il luogo in cui si svolge la buona parte della storia. Non un’isola in particolare, ma un sistema di isole, la Nazione dei Cieli, uno delle tre regioni in cui si divide il pianeta di Najar. Il romanzo inizia, in realtà, nella città di Roccabruna, a sua volta un luogo immaginario collocato in una Terra parallela, ma per la gran parte si svolge sulle isole che costituiscono la Nazione, ognuna delle quali ha caratteristiche a sé. Sono terre di diverse dimensioni, sospese nel cielo, che rappresentano micromondi onirici, surreali. Nella storia ne vengono analizzate otto, ed essendo quasi una quarantina, il lettore potrà sbizzarrirsi nell’immaginare come potrebbero essere le altre, anche in base al proprio gusto personale.

Lo specchio dell’anima di Alessandro Del Gaudio

Trapani, la città dei due mari, la città delle panelle, delle busiate al pesto… la città della Mano Nera.
A Mano Niura, così il commissario Alberto Baldarotta ha chiamato lo spietato killer che da anni imperversa in città, mietendo vittime. L’omicidio della giovane Letizia Gandolfo si intreccia con la scomparsa del cronista Cesare Bonanno, e le indagini portano dritto alla Mano Nera. Sarà solo l’inizio di un incubo che stringerà gli investigatori nella spirale mortale del crudele assassino. Ogni tessera del puzzle chiede, però, un tributo di sangue; le prede cadono in trappola, una dopo l’altra. Il Commissario e la sua squadra scaveranno nella malavita di Trapani, fra i dedali sordidi e nefandi di una città che respira il mare mentre è ferita senza tregua dalla bestiale malvagità dell’uomo. Baldarotta, investigatore tenace e testardo, padre affettuoso e amico sincero, non si arrenderà fino a quando non sarà certo che A Mano Niura non potrà più nuocere.

Lo specchio dell’anima di Alessandro Del Gaudio

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