Kiara Maly
Questa settimana ospitiamo, Kiara Maly.
TRAMA:
«Aspiravo all’invisibilità e all’indifferenza, mi crogiolavo in giornate copie conformi, prive d’illusioni e disillusioni. Amavo la banalità del nulla quotidiano.»
Giulia, trecce nere di capelli sottili, occhi verde argento nascosti dietro occhiali troppo grandi, pelle trasparente come carta velina, ginocchia appuntite, unghie fragili.
E poi, lei e Gufo, o meglio Guglielmo Foresta – per le donne Il Conquistatore –, aria beffarda, capelli color caffè latte e il bisogno di perdonare se stesso dietro il suo fare da sciupa femmine.
Giulia e Guglielmo si scontrano, letteralmente, sotto la pioggia battente di una nottata milanese, lui in sella alla sua fedele moto, lei in bici; quell’impatto segna però l’inizio di una strana amicizia che ha sin da subito il sapore agrodolce dell’amore e racchiude in sé un magico potere salvifico.
Stringimi l’anima racconta con estrema delicatezza i confini di un baratro in cui si può precipitare quando si perde il controllo, e lo fa con tocco lieve arrivando proprio lì, in quel punto del corpo in cui fa più male e in cui si celano i vuoti dell’essere umano.
Un’immagine che racconta
Proponici una o più immagini rappresentative del tuo romanzo spiegandone la scelta.
Ho scelto l’immagine 1, la donna che si rifiuta di vedere, che interpreta alla perfezione la mia protagonista. Giulia ha deciso di “non vedersi” in molti modi. Non si vede mai magra, non si accorge dei segnali di allarme che le invia il suo corpo, si ostina a ignorare chi tenta di aiutarla, aspira all’invisibilità.
La seconda immagine che ho scelto è la cover , perché incarna alla perfezione il rapporto fra Giulia e Guglielmo.