UNA DONNA DI NOME ANNA FREUD di Lucrezia Lombardo (Les Flaneurs Edizioni)
Il romanzo “Berggasse 19. Una donna di nome Anna Freud” di Lucrezia Lombardo, edito da Les Flaneurs, celebra la figura di Anna Freud, pioniera della psicoanalisi e dell’infanzia, restituendole l’identità e il merito che le spettano. Proprio con il libro di Lombardo, infatti, s’inaugura la nuova collana del marchio editoriale, “Le Innominate”, curata da Annachiara Biancardino e dedicata alle artiste e intellettuali il cui impegno è stato offuscato da rappresentazioni distorte o incomplete. La collana intende, perciò, restituire l’identità di soggetto, e non ‘funzione dell’altro’, alle donne di pensiero che hanno segnato il XX secolo e non soltanto esso.
UNA DONNA DI NOME ANNA FREUD di Lucrezia Lombardo
Genere: Narrativa
Collana: Le Innominate
Pagine: 136
Prezzo: € 15,00
Data di uscita: 1/3/2024
«È solo grazie a te, Dorothy, mia preziosa amica d’una vita,
paziente e gentile, se sono riuscita a ritornare, dopo un lungo esilio,
in Berggasse 19, laddove tutto ha avuto inizio».
Intellettuale amante delle trasgressioni alla tradizione, Anna Freud (Vienna 1895 – Hampstead 1982) fu la caposcuola della “psicologia dell’io”. Si dedicò a tempo pieno alla psicoanalisi, che dal suo contributo ricevette nuovi impulsi vitali, in particolare nella direzione della cura dei disturbi infantili. Sul piano sentimentale, è noto il suo legame con la collega statunitense Dorothy Burlingham, ovviamente inviso alla mentalità del tempo. Lucrezia Lombardo cede la parola alla stessa Anna, che si racconta in una lettera immaginaria (indirizzata a Dorothy) ma fedele alla biografia storica, per ripercorrere le tappe cruciali della vita di una donna lungimirante, indipendente e capace di grandi gesti di empatia, che ha ancora molto da insegnare: un modello da scoprire e riscoprire. Un romanzo da accogliere come un atto d’amore verso una figura femminile che in vita non accettò mai il ruolo in cui la società del tempo avrebbe voluto costringerla, eppure post mortem è rimasta intrappolata nell’ombra del cognome paterno. Il ritratto di una mente creativa, in grado di penetrare l’anima del lettore.
Curiosità: Anna Freud (Vienna, 3 dicembre 1895 – Hampstead, 9 ottobre 1982) è stata una psicoanalista austriaca. Figlia di Sigmund Freud, si è dedicata prevalentemente alla psicoanalisi infantile e allo studio dei meccanismi di difesa dell’Io; ebbe come compagna per circa quarant’anni la psicoanalista americana Dorothy Burlingham con la quale scrisse importanti lavori pubblicati nella sua opera omnia.
Cosa ne penso
“Una donna di nome Anna Freud” di Lucrezia Lombardo si presenta come un memoir epistolare incentrato sulla biografia di Anna Freud. Il libro racconta la vita di questa donna coraggiosa e originale, che ha lasciato un’impronta indelebile nella psicoanalisi con la sua ricerca sulla psicologia dell’io e la cura dei disturbi infantili.
Il legame sentimentale di Anna con Dorothy Burlingham viene sottolineato, evidenziando il coraggio di entrambe nel vivere la loro relazione in un’epoca in cui era socialmente inaccettabile.
L’autrice, Lucrezia Lombardo, dà voce direttamente ad Anna Freud tramite una lettera immaginaria a Dorothy, offrendo al lettore l’opportunità di conoscere la storia di questa donna straordinaria in modo intimo e autentico. Il ritratto di Anna Freud emerge come quello di una figura femminile rivoluzionaria e indipendente, che ha saputo resistere alle pressioni sociali del suo tempo e insegnare al mondo intero attraverso le sue azioni e il suo lavoro.
Lucrezia Lombardo ha dato vita a un romanzo che racconta la vita di Anna che è davvero toccante e profonda. La decisione di dare voce direttamente alla protagonista, attraverso una lettera immaginaria, permette al lettore di entrare in contatto con la sua personalità e il suo spirito ribelle e indipendente. Anna emerge come una figura straordinaria, capace di compiere gesti di grande generosità ed empatia verso gli altri, nonostante la rigida società in cui viveva le imponeva ruoli e limitazioni. La sua storia rappresenta un esempio da seguire, un modello di determinazione e coraggio che ancora oggi può insegnarci molto.
Il romanzo sembra proprio un atto d’amore nei confronti di questa donna straordinaria, che non si è mai piegata alle convenzioni sociali e ha lottato per affermare la propria indipendenza e libertà. È un ritratto affascinante di una mente creativa, capace di penetrare nell’animo dei lettori e di ispirarli a vivere con coraggio e passione.
Questo romanzo è un’opera che merita di essere scoperta e apprezzata, in quanto offre un’importante riflessione sulla libertà individuale, sull’empatia e sulla capacità di superare le limitazioni imposte dalla società. Una lettura che non deluderà chi è alla ricerca di storie autentiche e ispiratrici. “Una donna di nome Anna Freud” è un romanzo coinvolgente e profondo, capace di penetrare l’anima del lettore e far conoscere la vera essenza di questa grande donna della psicoanalisi.
L’autrice
Lucrezia Lombardo, nata nel 1987 ad Arezzo, è autrice di libri di poesia, saggistica e narrativa. Oltre ad aver ricevuto importanti premi e riconoscimenti letterari, ha pubblicato inediti e articoli su riviste letterarie nazionali e internazionali. Alla sua produzione è stata dedicata una tesi di laurea, redatta per la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Firenze.
LA CASA EDITRICE